Qualcuno l’ha definito un warm up, un giro di prova. Si scaldano le gomme, di testano i freni, si studiano gli avversari. E si torna in griglia di partenza, gli occhi fissi sul Quirinale che non darà luce verde prima di giovedì. Ci vuole tempo, dice il capo dello Stato. Ma innanzitutto è necessario che due dei tre poli trovino quell’accordo indispensabile alla formazione di un governo. Tutto da rifare, dunque. O quasi. Perché nelle ultime ore, al termine del primo giro di consultazioni, qualcosa sembra muoversi. Ne parliamo con Giovanna Casadio (La Repubblica), con Attilio Celletti (Avvenire) e con il vicedirettore del Tg2 Andrea Covotta.