Con il decreto sulle semplificazioni del governo Monti è cambiato anche il valore legale attribuito al voto di laurea nei concorsi pubblici. Analizziamo questo provvedimento, per capire se va controcorrente rispetto alla cultura della meritocrazia che questo governo dichiara di voler sostenere. Ne parliamo con l’imprenditore Arturo Artom, l’economista Emiliano Brancaccio, il sociologo Franco Ferrarotti, Michele Orezzi, portavoce dell’Unione degli Universitari; Pietro Paganini, docente alla John Cabot University