Agorà

La passione di Silvio

  • Durata:00:48:28
  • Andato in onda:04/04/2011
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Il governo allestisce i campi per ospitare gli immigrati, ma questi a centinaia fuggono. Lasciano il “Villaggio” allestito a Mineo, nel catanese e il campo di raccolta pugliese di Manduria, dove ci sono stati scontri con le forze dell’ordine. La situazione rischia di degenerare e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con il ministro dell'Interno Roberto Maroni, va a Tunisi perché non viene rispettato l’accordo con l’Italia sull’immigrazione, si scaglia contro l'opposizione, colpevole di seminare odio nei suoi confronti: "Occorrono nervi saldi". E garantisce: "Stasera sull'isola rimarranno in 2.500". E mentre continuano gli sbarchi, ieri alcuni minori hanno appiccato un incendio in una struttura della Caritas dove erano alloggiati. Le operazioni per l'imbarco dei migranti proseguono, dovrebbero essere 3mila i nordafricani imbarcati sui traghetti Excelsior, Catania e Clodia. Tra le soluzioni quella proposta dal ministro degli esteri Franco Frattini che considera il rimpatrio forzato come estrema ratio. Ma è una soluzione praticabile? Di questo hanno discusso ad Agorà i giornalisti Luigi Amicone, Marco Damilano, Marco Lillo, Antonio Macaluso, Marco Taradash. Gli ospiti hanno commentato anche la situazione della maggioranza, che sembra sempre più in difficoltà e la settimana di processi che riguardano il premier, tra cui quello sul caso Ruby. Una delle domande è: si riaffaccia l’ipotesi elezioni?

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