Nell'ultima puntata di questa serie in cui Leopardi e' visto come l'eroe di una "laicita' incredula", viene preso in esame il suo pensiero politico, che deriva dalla sua considerazione della condizione umana rispetto a quelli che furono i suoi contemporanei. Se ne trarranno suggerimenti per un'interpretazione dell'attuale situazione:che cosa ci rimane di un pensiero che, come si legge nello "Zibaldone" e nei "Canti", mette in primo piano l'assoluta fragilita' della creatura umana? In primo luogo una radicale critica dell'antropocentrismo, sia laico che religioso. E Stefano Levi Della Torre, con la sua lettura sottile e da non addetto ai lavori, suggerisce anche altre chiavi di interpretazione. Le letture dei "Canti" sono eseguite da Carmelo Bene.