Il Terzo Anello - I luoghi della vita

PIERO OTTONE

  • Andato in onda:20/11/2005
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PIERO OTTONE

Piero Ottone il giornalista italiano per antonomasia, genovese classe 1924 ospite a 'I luoghi della vita' rievoca il primo incarico a Londra nel '48 come corrispondente della 'Gazzetta del Popolo', l'arrivo in treno nella capitale inglese con un baule verde con dentro una bottiglia di grappa. Le conferenze-stampa al foreign-office e la grandezza di un personaggio come Winston Churcill. La Genova vissuta come i suoi coetanei in pieno regime fascista, il rifugio-cantina, le notti terribili sotto i bombardamenti. Corrispondente a Colonia negli anni cinquanta, conosce Adenauer, parla di una Germania distrutta che aveva perso punti di riferimento, attraverso i suoi occhi il massacro di Dresda prende un sapore di testimonianza diretta. Rievoca le conferenze-stampa precise, serissime 'inamidate'. Ottone sottolinea che oggi Berlino e' un grande paese tranquillo, una metropoli fantasiosa e spregiudicata. Direttore del 'Corriere della Sera' in una stagione di scontri e di piombi, drammatica per il secondo dopoguerra italiano. Rievoca, inoltre, la figura di Giovanni Spadolini, suo predecessore al Corriere che aveva una visione diversa dalla mia, Spadolini era uno studioso, Professore universitario, io - dice - volevo un giornale che parlasse a tutti, non solo ad una classe borghese, sulla linea dei grandi giornali occidentali. Claudio Rinaldi - intervenuto in diretta - testimonia con l'avvento di Ottone un cambiamento forte e ricorda le inchieste del Corriere. Definisce Ottone come la persona piu' tollerante del mondo. La sua direzione triennale del 'Secolo XIX' di Genova fu un esperienza bellissima, il giornale divenne lo specchio fedele di una societa' genovese. Oggi Piero Ottone vive a Camogli, un borgo marinaro, vi possiede una casa suggestiva costruita sugli scogli che contribuisce alla sua felicita'. 'Memorie di un vecchio felice' - il titolo del suo ultimo libro - racconta che: 'invecchiando, ho scoperto che il mio stato d'animo migliora, acquistando la serenita' dello spettatore, nel ricordo tutto diventa bello'. Rosellina Archinto, amica di Ottone da quarantacinque anni ricorda con vivezza il loro primo incontro una sera a Milano con Paolo Grassi e G.Granzotto e ne elogia la scrittura scorrevole, intelligente, semplice e la mente vivace, giovane. Corrispondente in Russia nel '55, la ricorda povera e scombinata, i fischi dei treni a Mosca molto angosciosi. Commiato dedicato a Gianni Agnelli, incontri, conversazioni, battute sagaci, spesso ironiche, mai banali. Un grande. Aveva carisma, coinvolgeva le persone su cio' che era, non su cio' che diceva.

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