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LA BELLEZZA FRAGILE
06 giugno 2012

Terremoti, alluvioni, frane, nubifragi… e poi incuria, abbandono, scarsa tutela del territorio e delle sue ricchezze. Sono questi i fattori che nel corso dei secoli sono riusciti a distruggere edifici, strade, capannoni, casali. Ma anche monumenti, siti archeologici, opere d’arte. E con loro progetti, speranze, memorie. Non possiamo non ricordare, gli ultimi “monumenti feriti” dal devastante terremoto in Emilia: la Rocca di San Felice sul Panaro; il Duomo, il Municipio, il Palazzo Grillenzoni, la Torre dell’Orologio e il Castello delle Rocche a Finale Emilia; il Castello Lambertini a Poggio Renatico; la Chiesa di Buonacompra a Cento; il Castello Estense di Ferrara… Così l’Italia – impero della bellezza, grande museo all’aperto – è riuscita a perdere ingenti porzioni di quel patrimonio di cultura da sempre caratteristica del suo paesaggio e della sua stessa identità. Quanti delle grandi testimonianze del passato abbiamo perso, per calamità naturali o per nostra colpa? Quante di queste opere avremmo potuto oggi ammirare e non possiamo più farlo? E quante invece sono ancora nascoste, in attesa di essere “riscoperte”? Quanti reperti giacciono nei sotterranei dei nostri musei e non hanno la possibilità di rendersi visibili? In che modo è possibile tutelare e valorizzare questa “miniera d’oro”, che potrebbe assicurarci benessere materiale e immateriale? Ospiti:MASSIMO STUCCHI, direttore della sezione di Milano dell'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia); MARCO MAGNIFICO , vicepresidente FAI

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