L'illusione e' connaturata alla natura umana, dice Giacomo Leopardi, e sarebbe stolto volerla cancellare dall'esperienza degli uomini: essa e' creatrice di vita, produce realta', nulla sarebbe possibile senza il "caro immaginar" che connota le stagioni forti e creative dell'uomo e della storia. Ma allora, si chiede Stefano Levi Della Torre, in che rapporto stanno illusione e verita'? Questo sara' il tema centrale della puntata che verra' attraversato anche con le letture di brani dello "Zibaldone" eseguite da Danilo De Girolamo e con letture dai "Canti" eseguite da Carmelo Bene. Uno degli intenti principali di questa riflessione su Leopardi e' infatti quella di far vedere come "Zibaldone" e "Canti" siano in costante dialogo tra loro. Un altro tema di rilievo della puntata sara' un confronto tra le due matrici culturali di Leopardi: quella biblica, da cui ricava la passione per l'"interrogare", e quella classica, da cui deriva la necessita' di "ricordare" e "rielaborare".