Si scava ancora tra le macerie di Beirut a due giorni dalla devastante esplosione che ha colpito il porto. Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime. Arrestati i funzionari dell'autorità portuale mentre si cerca di fare luce sulle cause della deflagrazione. Almeno 300 mila persone sono rimaste senza casa. Nella città in ginocchio, già piegata dalla crisi economica, cresce la rabbia. Giacomo Segantini