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GENTE DI FRONTIERA
30 maggio 2012

Ha ancora senso, oggi, parlare di città o di luoghi di frontiera? In un mondo globalizzato esistono ancora gli steccati, i confini, le dogane reali o ideali? Considerando la nostra storia nazionale, dominata dalla divisione e dalla presenza di innumerevoli stati e potentati, noi italiani dobbiamo considerarci “storicamente” uomini di frontiera? E questa frammentazione quanto ha inciso sul nostro modo di essere e di pensare? Come hanno vissuto i nostri padri e i nostri nonni la vicinanza con gli steccati? E come li vivono invece i giovani, le generazioni di internet e delle comunità virtuali planetarie? Le frontiere, quelle vere, esistono ancora o sono definitivamente scomparse? C’è qualcosa oggi che possa in un certo senso richiamare l’idea del “filo spinato”, della demarcazione, del confine? Ospiti:Mercoledì 30 maggio GENTE DI FRONTIERA : ANNA MARIA VINCI, professoressa di Storia contemporanea all’Università di Trieste. Ha pubblicato “Frontiere invisibili?Storie di confine e storie di convivenza (edizione Università di Trieste); GIULIA CANDUSSI, 26 anni, fotogiornalista goriziana, laureata in relazioni internazionali e diritti umani; ELIO CANDUSSI, goriziano (padre di Giulia), ingegnere gestionale.( Ha progettato la linea di collegamento urbana transfrontaliera Gorizia – Nova Gorica);

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