Una folla silenziosa si è radunata ieri sera al rione Monti a Roma, rispondendo all'appello della comunità ebraica. Un segno di testimonianza dopo il furto di venti pietre d'inciampo, installate in ricordo della famiglia Di Consiglio, sterminata dai nazifascisti. "La memoria non si cancella" ha detto Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma. Sul luogo del furto è stato lasciato il testo della poesia in epigrafe al romanzo di Primo Levi, "Se questo è un uomo". Il comune intende ripristinare al più presto le pietre, pagandone i lavori