Il libro come memoria storica, la letteratura come strumento formativo per i giovani. Nell’era di internet e della memoria in un bit (e nel giorno di apertura del Salone del Libro a Torino) un appello a un ritorno alle origini. A farlo – a “Volo in diretta” è uno dei più grandi critici letterari al mondo, lo statunitense Harold Bloom, intervistato da Fabio Volo. Una riflessione sul libro come testimonianza tangibile della cultura e sul valore della lettura. Ne parla anche, ospite in studio, lo scrittore Niccolò Ammaniti che si sofferma, in particolare, sul gesto e sul significato dello scrivere. Gesti – il leggere e lo scrivere – spesso accomunati da una stessa ricerca, quella della “bellezza”: un segreto che cerca di spiegare, anch’egli ospite in studio, un infaticabile cultore del bello, Philippe Daverio. A “Volo in diretta”, inoltre, un Fabio Volo inedito, nella veste di cantante che si misura in un duetto con Nina Zilli. Tornano, come sempre, i pensieri ad alta voce di Fabio, la colonna sonora firmata A Toys Orchestra, le incursioni per scoprire i dietro le quinte in diretta, e le suggestioni dal mondo del web.