I recenti fatti di cronaca hanno visto protagonisti giovani terroristi che prima di militare tra le fila del fondamentalismo hanno tentato una carriera da rapper, con tanto di video musicali diffusi via internet: esiste un rapporto tra rap, hip hop, musica "di strada" e proselitismo jihadista? Il ritmo del dissenso è diventato propaganda assassina? Carlo Massarini tenta di rispondere a queste domande di drammatica attualità con l'aiuto di Tony Capuozzo, prestigiosa firma del giornalismo italiano, e due giovani rapper italiani, Siruan e Ghemon. Nella seconda parte del programma, invece, a Roma, un'intervista al veterano Gilberto Gil, prima voce brasiliana del dissenso contro le dittature sudamericane, poi ministro della cultura del governo democratico Lula; e, a Milano, l'incontro col gruppo libanese Mashrou' Leila, giovani portavoce in musica delle esigenze di cambiamento sociale del mondo arabo.