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LE INIBIZIONI
31 gennaio 2011

Letteralmente, l’inibizione è l’impedimento a svolgere un’azione o a proporre liberamente un pensiero. Genera fastidio, malessere o addirittura disturbi, più o meno gravi, che incidono fortemente sulla vita degli individui. In chiave psicologica, l’inibizione ha un ruolo determinante: esprime un processo inconscio di repressione. Con contenuti negativi. Ma anche positivi. Senza inibizione, infatti, non ci sarebbero regole. La psiche – per una serie di motivi profondi – opera una funzione censoria che ostacola o arresta alcune attività pratiche o affettive. Con riflessi importanti sull’equilibrio personale e sulle relazioni con il mondo esterno. Tra le sue manifestazioni negative più comuni: la timidezza, l’insicurezza, gli stati d’ansia o depressivi, i complessi di inferiorità, la carenza di intraprendenza. Naturalmente molte possono essere le cause. E è proprio intorno a questi meccanismi di freno e controllo interiore che si sono sviluppate i diversi sistemi di interpretazione del profondo. Ospiti :IVANA PADOAN, pedagogista psicologa ricercatrice all'univ. Ca' Foscari di Venezia e WALTER ORIOLI, psicologo e teatro terapeuta. Fondatore della federazione italiana “ teatroterapia”(Monza).

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