Giuseppe Galasso ultimo testimone paideia europea umanistica e' l'ospite de ' I luoghi della vita' che per quaranta anni ha insegnato nelle varie Universita' internazionali. Rievoca l'esperienza straordinaria e le inchieste giovanili fine anni sessanta in Calabria 'belle spiagge, marine intatte e montagne austere'. Ci parla de 'Il Mondo' di Mario Pannunzio e 'Il Ponte' attraverso la condivisione di esperienze professionali e degli amici A.Ronchey, E.Bettizza e P.Levi. Galasso e' grato ai suoi professori dell'Universita' di Napoli, Battaglia e Toffanin che gli fanno capire la passione vissuta della storia e l'influenza di Federico Chabod incontrato agli inizi degli anni settanta. 'Croce lo spirito del suo tempo' recentemente edito da LATERZA (seconda edizione) libro frutto di una vita su Benedetto Croce, affascinato dal pensiero limpido e la sua prosa, ne abbraccia le idee. 'Il Regno di Napoli' il suo piu' annoso lavoro in cinque volumi: 'avevo - dice - l'ambizione di ricostruire l'interpretazione unitaria di storia e realta' politica'. Curatore per Adelphi della riedizione dei testi crociani (intero arco di produzione Croce), Galasso traccia un ritratto di Croce da giovane; 'lo vedevo uscire dalla sua abitazione al braccio della figlia Alda, con cappello e soprabito', Croce lasciato solo al Teatro S.Carlo sul palcoscenico tra gli applausi generali del pubblico. Rievoca il clima gioioso dell'infanzia a Pozzuoli, vita diversa da oggi, vita di poverta' e di stenti, ricordi sereni e allegri con una forte speranza nel domani. Guido Pescosolido ospite intervenuto fa un ritratto del professore definendolo 'il maggiore storico vivente italiano ed europeo,con una complessita' tematica senza confronti'. Galasso completa il suo profilo ricordando la sua importante parentesi politica come deputato della nostra Repubblica che gli ha permesso di esprimere la legge omonima, profondamente significativa sulla tutela del paesaggio.