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LA MITOLOGIA
14 febbraio 2012

Secondo la Treccani, la mitologia - dal greco mythos, parola, racconto – è una narrazione favolosa. Riporta le gesta compiute da dei, semidei, eroi e mostri in grado di spiegare fenomeni naturali; legittimare pratiche rituali; motivare usi, costumi e istituzioni sociali di un gruppo. Ma anche rispondere alle grandi domande che gli uomini si sono posti nel corso dei secoli: da dove proveniamo, perché viviamo, dove andiamo. IL Mito è dunque funzionale alla esistenza stessa di una comunità, cui suggerisce modelli di comportamento e di pensiero. Per il mondo occidentale, la mitologia di riferimento è quella greca e romana. I cui simboli sono tanto forti e radicati nella nostra cultura, da riaffiorare continuamente nella letteratura, nelle arti visive, nello spettacolo. E naturalmente nella psicologia: il mito di Narciso continua a rappresentare l’atteggiamento autoreferenziale e solipsistico; Edipo è ancora l’emblema del rapporto profondo tra figli e genitori; quello di Medea ci permette di trovare un senso alle fantasie infanticide dei genitori. Ma al di là dei loro significati esemplificativi, questi miti classici hanno ancora la forza di riprodurre il contesto in cui viviamo? Le sue figure, le sue storie sono ancora in grado di incarnarsi nei personaggi e negli avvenimenti del nostro quotidiano? E nel corso degli anni, gli uomini sono riusciti a creare nuovi simboli, nuove allegorie? Quali possiamo considerare i miti di oggi? Marilyn, Elvis, i Beatles… possono essere paragonati a Venere, Orfeo, Prometeo, Leda, Dioniso? Ospiti: ANNA FERRARI, studiosa di antichità classiche e laureata in archeologia, autrice dei libri :“Dizionario di mitologia greca e latina” (edizioni Utet) e “Dizionario dei luoghi del mito. Geografia reale e immaginaria del mondo classico” (Edizioni Bur, Rizzoli)e il prof. UMBERTO CURI, docente di Storia della Filosofia all’Università di Padova.

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