QUIRINALE “CASA DEGLI ITALIANI”

Dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, in attesa dell’elezione del nuovo presidente della repubblica, c’è chi rilancia l’idea di fare del Quirinale un grande museo, spalancando al pubblico quelle milleduecento stanze rimaste finora in gran parte chiuse. Ad “Ambiente Italia”, il settimanale verde della Tgr curato e condotto da Beppe Rovera in diretta sabato 17 gennaio alle 12.55, su Rai3, ne parlano il giornalista Gian Antonio Stella, che ha riaperto il dibattito dalle pagine del “Corriere della Sera”, e lo storico dell’arte Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, già ministro dei Beni Culturali del governo Dini. Secondo Stella, in particolare, un museo al Quirinale sarebbe “in grado di sbaragliare, con la sua storia, i suoi capolavori, le sue collezioni di arazzi o orologi, le sue mostre temporanee in spazi meravigliosi, ogni concorrenza mondiale”. Le telecamere di “Ambiente Italia” tornano, inoltre, dentro le splendide stanze della residenza presidenziale in un itinerario raccontato da Louis Godart, responsabile della Conservazione del Patrimonio Artistico del Quirinale, e Marco Magnifico, vice presidente del FAI.  Si cambia pagina con un viaggio al Sud, tra Taranto e Bari, dopo la svolta che ha portato l’Ilva nelle mani dello Stato al fine di risanare il bilancio e trovare un compratore privato che possa rilanciare lo stabilimento. Per capire come si vive questo passaggio, quali sono le prospettive e le speranze, parlano sindacalisti, ambientalisti, intellettuali e lavoratori. Completano le testimonianze l’assessore regionale Lorenzo Nicastro e il sindaco di Taranto, Stefano Ippazio, mentre Massimo Mucchetti, PD, presidente della commissione attività produttive del Senato, e il parlamentare di Forza Italia, Gianfranco Chiarelli, tarantino, mettono a confronto le proprie posizioni in un faccia a faccia. Sull’argomento interviene, in diretta, il professor Giuseppe Berta, storico dell’industria, che commenta anche il cambiamento della Fiat con le nuove assunzioni nello stabilimento di Melfi.  In studio, infine, i ragazzi del Liceo Gobetti Marchesini di Torino.