Rai 4

Serie tv
Titolo originale: Rome
Produzione: Usa/Gb/Italia
Canale: HBO/BBC/RAI
Stagioni: 2 (2005-2007)
Ideatore: John Milius, Bruno Heller, William J. MacDonald
Cast: Kevin McKidd, Ray Stevenson, Ciaran Hinds, James Purefoy, Polly Walker, Kerry Condon, Max Pirkis, Simon Woods

“In quella legione c’erano due uomini fortissimi, centurioni, che ambivano entrambi ai gradi più alti, Tito Pullo e Lucio Voreno. Erano in continua disputa tra loro e si contendevano le promozioni con grande animosità. […] La fortuna aiutava entrambi in questa lotta, così ognuno dei due era d’aiuto e salvaguardia per l’altro, né era possibile giudicare chi di essi fosse il più valoroso.”

Un breve passo del De bello Gallico di Cesare ispira la serie televisiva che ha rivoluzionato l’immaginario del kolossal storico. Ideata da John Milius, Bruno Heller e William J. Macdonald e co-prodotta da HBO e BBC, Rome (2005) racconta gli ultimi anni della Repubblica (dal 52 al 31 a.C.) dalla prospettiva dei due legionari. Due figure minori del racconto storico diventano protagonisti di un’avvincente ricostruzione delle guerre civili tra Cesare e Pompeo e tra Marc’Antonio e Ottaviano, in bilico tra episodi reali e romanzesche vicende private.

Rome mostra un passato molto diverso da quello cui ci hanno abituato i classici il genere, esplicitando, con grande modernità, la violenza, gli intrighi e le passioni sottesi a una sfrenata lotta per il potere. La brulicante e decadente Roma antica ricostruita a Cinecittà abbandona i marmi lucenti dei vecchi set della Hollywood sul Tevere, in favore di sfondi più poveri e realistici, dominati dal rosso pompeiano delle pitture murali; la vita delle ville patrizie e delle insulae plebee è ritratta nella sua quotidianità; le epocali decisioni dei grandi della storia sono infine descritte in tutta la loro umanità.
C’è anche molto di avventuroso ed eroico nelle vicende dei due protagonisti, una grandiosa trasposizione in immagini dello spirito bellicoso delle poche righe di Cesare. Nei due ruoli principali ci sono i britannici Ray Stevenson e Kevin McKidd, affiancati da una ricca schiera di connazionali: Ciaran Hinds (Cesare), James Purefoy Marc’Antonio), Polly Walker e Kerry Condon (Azia e Ottavia della Gens Julia), Max Pirkis e Simon Woods (i due volti del giovane Ottaviano).

Premiata con sette “Creative Arts” Emmy, i riconoscimenti alle categorie tecniche (rispettivamente due alle scenografie e all’hairstyling, uno a fotografia, costumi ed effetti speciali), la serie ha richiesto un investimento produttivo paragonabile a quello di un blockbuster cinematografico e stimato, a fronte di sole ventidue puntate, in oltre cento milioni di dollari. Proprio gli eccessivi costi di produzione hanno determinato la decisione di chiudere la serie al tornante storico della nascita dall’impero, accantonando un più articolato progetto sviluppato su cinque stagioni, che avrebbe dovuto concludersi raccontando la nascita del cristianesimo, completando dunque la ricognizione di tutto l’immaginario classico del cinema in costume hollywoodiano.