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Dal tramonto all’alba:
La serie

Non in onda

Serie tv

Titolo originale: From Dusk till Dawn: The Seriesù

Produzione: Usa

Canale: El Rey

Stagioni: 2 (2014-in corso)

Ideatore: Robert Rodríguez

Cast: D.J. Cotrona, Zane Holtz, Robert Patrick, Madison Davenport, Brandon Soo Hoo, Wilmer Valderrama, Eiza González

 

Indiscusso maestro del pulp e stretto sodale di Quentin Tarantino, con Dal tramonto all’alba: la serie (2014) il texano Robert Rodríguez riporta sul piccolo schermo il soggetto del suo omonimo film cult del 1996: una pellicola a suo modo epocale, che portava alle estreme conseguenze lo spirito scanzonato dell’allora nascente filone pulp, mescolando vari generi classici del B-movie anni settanta – dal road-movie a sfondo criminale all’horror con vampiri – e citando apertamente diversi maestri dell’exploitation – dal messicano Gilberto Martínez Solares a John Carpenter, al nostro Lucio Fulci.

Proprio nel solco di questi cineasti di genere, la vocazione autarchica di Rodríguez – che nella sua ormai più che ventennale carriera ha firmato da produttore, sceneggiatore, regista, direttore della fotografia, montatore e compositore di colonne sonore – raggiunge con questa serie un inarrivabile apice: Dal tramonto all’alba è infatti il titolo di punta di El Rey Network, emittente pay con sede in Texas specializzata nel genere, lanciata dallo stesso autore a dicembre 2013. Al mix di generi tipico del cinema e della televisione postmoderni fa del resto specchio il meticciato di confine ispano-americano, felicemente sintetizzato nell’espressione Tex-Mex, di cui Rodríguez e buona parte del suo staff possono dirsi perfetta incarnazione.

Personaggi e trama principale ricalcano piuttosto fedelmente quelli della pellicola cinematografica. D.J. Cotrona e Zane Holtz vestono i panni che furono di George Clooney e dello stesso Quentin Tarantino, ovvero dei fratelli Seth e Richie Gecko: spietato rapinatore appena evaso di prigione il primo, suo complice inseparabile il secondo, vittima di allucinazioni e imprevedibilmente violento a causa di una malattia mentale; Robert Patrick, Madison Davenport e Brandon Soo Hoo subentrano invece a Harvey Keitel, Juliette Lewis ed Ernest Liu nel ruolo del pastore Jacob Fuller e dei suoi due figli Kate e Scott, sequestrati a bordo del loro camper dai due rapinatori fuggitivi per raggiungere la frontiera messicana.

Dopo aver ucciso lo sceriffo Earl McGraw – personaggio tarantiniano doc, presente anche in Kill Bill vol. 1 (2003) e nel dittico Grindhouse (2007) e qui interpretato dall’icona Don Johnson – i due sperano di ricevere protezione dal boss del narcotraffico Carlos Madrigal (Wilmer Valderrama), ma si ritrovano in un locale notturno popolato di vampiri: spicca su tutti la bellissima Santanico Pandemonium, già interpretata da Salma Hayek e qui col volto della popolarissima cantante e attrice di telenovela Eiza González.

Se la prima parte della stagione proporrà dunque i consueti rimandi intertestuali al resto dell’universo di Tarantino e Rodríguez – su tutti la fantomatica catena di fast food Big Kahuna Burger – la seconda, come del resto il secondo tempo del film del 1996, assisterà a un irresistibile e visionario crescendo di eventi soprannaturali.
Ancora in tema di vocazione autarchica, Rodríguez, ideatore e produttore della serie per il suo stesso canale, firma anche la regia di quattro episodi della prima stagione e la sceneggiatura del pilot, lasciando invece il ruolo di showrunner al conterraneo Carlos Coto; la regia dei rimanenti sei è di specialisti dell’horror come Eduardo Sánchez eFede Alvarez o di più poliedrici veterani di lungo corso come Dwight H. Little.

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