IL DISCO DEL GIORNO
"Con due deca" (2012), AA.VV., Edel
È il 1992 e gli 883 pubblicano "Hanno ucciso l'uomo ragno". La canzone diventa un tormentone e il disco uno dei più venduti di quell'anno, lanciando così la fortunata carriera di Max Pezzali, all'epoca in coppia con Mauro Repetto, poi sparito nel nulla.
Venti anni dopo, i migliori esponenti del panorama indie italiano si sono riuniti per celebrare la band. Il risultato è "Con due deca", la prima raccolta di cover degli 883; un album digitale, completamente disponibile in streaming e download gratuito a partire dall'11 aprile.
Venti artisti in tutto, che hanno proposto la loro personale interpretazione di brani storici: da "Come mai" (Amor Fou & Antiteq) a "Nella notte" (Il Triangolo), da "Sei un mito" (Ex Otago) a "Nord Sud Ovest Est" (Carpacho), da "Rotta per casa di Dio" (Nicolò Carnesi) fino a "Hanno ucciso l'uomo ragno" (Numero 6), la rivisitazione - secondo noi - più riuscita. 
Se siete nati tra la metà degli anni Settanta e la metà degli Ottanta, gli 883 fanno parte del vostro vissuto. Forse li avete anche odiati, ma di sicuro i loro pezzi, almeno i primi, li avete in testa. Lo dimostra "Con due deca", dove anche il rock duro e puro si è "piegato" a quei tormentoni radiofonici, facendo un po' pace con il pop da classifica.

IL LIBRO DEL GIORNO
"Il Professionista", Wilfred Charles Heinz, Giunti, pp. 368
Una mattina alle soglie della primavera, il giornalista sportivo Frank Hughes attraversa il Bronx per incontrare il Professionista, il pugile Eddie Brown, un peso medio dalla lunga ma anonima carriera. È da nove anni che Eddie sta sul ring con talento e passione, ma solo ora è arrivata la chance di tutta una vita: in capo a un mese, infatti, combatterà per il titolo mondiale della sua categoria. Anni di sacrifici in palestra e sul ring sembrano confluire in quell'unica, magica serata al Madison Square Garden di New York, in cui il figlio di un muratore può finalmente diventare un grande campione. Come una silenziosa macchina da presa, Frank seguirà il pugile per tutto il mese di preparazione che precede l'incontro: gli allenamenti al sacco, la corsa su strada, i rapporti con gli altri pugili, coraggiosi o spacconi, fieri o meschini. Il giornalista registrerà non solo le difficoltà, gli entusiasmi e i tormenti di un atleta davanti alla svolta della propria vita, ma anche il complicato rapporto che lega a doppio filo il Professionista (figura ingenua e, malgrado tutto, innamorata dello sport) al suo manager Doc Carroll, per il quale il combattimento di Eddie è l'ultima, insperata possibilità di riscatto. Lo sguardo disincantato e crudo, per non dire crudele, di Heinz, fa de "Il Professionista" la più riuscita esplorazione del mondo della boxe.