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Scaletta di martedì 24 gennaio 2012

slcontent

Blondie "Heart Of Glass"Liz Green
Thievery Corporation "Lebanese Blonde"
The Smiths "Hand In Glove"
The Smiths "What Difference Does It Make"
Garbage "I Think I'm Paranoid"
Nordgarden "You Gotta Get Ready"
Kate Bush "Snowflake"
Diagrams "Antelope"

   

LIZ GREEN LIVE

 

Liz Green "Midnight Blues" (Live)
Liz Green "French Singer" (Live)
Liz Green "Displacement Song" (Live)

 

 

MOBY DISK

           

Il Teatro Degli Orrori "Scopje"
Il Teatro Degli Orrori "Gli Stati Uniti D'Africa"
    
The Little Willies "Wide Open Road"

 

 

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     Liz Green Live @ Moby Dick Radio2
Martedì 24 gennaio 2012
ore 14.00



La sua educazione musicale parte dai mix tapes del padre. Rolling Stones, Chuck berry, Jackson 5 ed Elton John sono alcuni dei nomi che l’hanno ispirata e l’hanno portata a prendere in mano la chitarra. Le ci sono voluti poi sette anni per imparare a suonare. La scoperta del finger picking le ha dato infine il coraggio di mettersi a scrivere canzoni.
Il suo stile affonda le radici nel country e nel blues e nell’insieme potrebbe sembrare più una diva americana degli anni 30 (e del profondo sud) che una ragazza di soli 26 anni nata nel nord dell’Inghilterra.
La sua carriera inizia nel 2006 con l’apparizione al Glastonbury Emerging Talent. Per tutti diventa “il talento da seguire” (Zane Lowe, Observer, Guardian cc). Inizia a suonare incessantemente dal vivo e nel 2008 Liz viene invitata da John Cale a suonare alla Royal Festival Hall per il tributo a Nico confermandone il grande talento.

E’ finalmente pronto il disco di esordio dell’affascinante Liz Green dal titolo “O, Devotion!”. Prodotto da Liam Watson ai Toe Rag Studios (studio analogico che ha dato inizio alla scrittura di Elephant di White Stripes), vedrà la luce in Italia il 24 gennaio 2012 su etichetta PIAS. L’originalità di Liz Green è data da un insieme di fattori. La voce prima di ogni cosa e poi la sua creatività, sia musicale che grafico/artistica per non parlare del timbro di voce così particolare da richiamare a tratti la mitica Karen Dalton, artista degli anni 60 tanto amata da Bob Dylan.

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