[an error occurred while processing this directive][an error occurred while processing this directive]

Il buongiorno di Twilight del 07/03/2012

slcontent

Il compito non era affatto facile, ma Enrico Terrinoni, professore associato di Letteratura inglese all'Università per Stranieri di Perugia ed esperto di Joyce, ci è riuscito. Ha tradotto, infatti, l'edizione integrale dell'"Ulisse". Ma ha fatto anche di più: ha cercato di smitizzare il più possibile la fama di un libro-capolavoro tanto importante quanto inaccessibile, scegliendo un italiano più chiaro, diretto e privo di orpelli. E così ha ricondotto il testo nell'ambito popolare in cui era nato, svelando le qualità nascoste dell'opera joyciana: il linguaggio a tratti colloquiale, la dimensione comica, le allusioni alla cultura irlandese, a Dublino e alle sue atmosfere. Insomma, Terrinoni ci ha dimostrato che leggere "Ulisse" è possibile.

offlaga

LA CANZONE DEL GIORNO
"Piccola Storia Ultras", da "Gioco di Società" (2012), Offlaga Disco Pax, Odp #155/Venus
È l'omaggio calcistico del disco, che si mischia ancora una volta alla storia della città. A far da sfondo è una partita della Reggiana, la prima seguita dal giovane Collini. Max ricorda il coro allora cantato dagli Ultras, costruito in realtà sulle note di una canzone di protesta, "Per i morti di Reggio Emilia", in onore di 5 operai uccisi dalle forze dell'ordine nel 1960. Politica e pallone, dunque: una partita che adesso si gioca solo su schermi piatti, in diretta da Tripoli.

joyce

IL LIBRO DEL GIORNO
"Ulisse", James Joyce (Traduzione di Enrico Terrinoni con Carlo Bigazzi), Newton Compton, pp. 864
"Ulisse" di James Joyce, sin dal giorno della sua pubblicazione – il 2 febbraio del 1922, quarantesimo compleanno dell'autore – era destinato a mutare radicalmente le sorti della letteratura contemporanea. Il romanzo è la cronaca di una giornata reale, un inno alla cultura e alla saggezza popolare, e il canto di un'umanità rinnovata. L'intera vicenda si svolge in meno di ventiquattro ore, tra i primi bagliori del mattino del 16 giugno 1904 – data in cui Joyce incontra Nora Barnacle, la futura compagna di una vita, che nel tardo pomeriggio dello stesso giorno lo farà "diventare uomo"... – fino alle prime ore della notte del giorno seguente. Il protagonista principale, l'ebreo irlandese Leopold Bloom, non è un eroe o un antieroe, ma semplicemente un uomo di larghe vedute e grande umanità, sempre attento verso il più debole e il diverso, e capace di cortesia anche nei confronti di chi queste doti non userà con lui. Gli altri protagonisti sono il giovane intellettuale, brillante ma frustrato Stephen Dedalus – già personaggio principale del libro precedente di Joyce, "Dedalus. Un ritratto dell'artista da giovane" – e Molly Bloom, la moglie dell'ebreo, vera e propria regina del libro. Alla fine, stesa sul vecchio letto scricchiolante, Molly sarà intenta a riflettere – in un monologo di più di ventimila parole non scandite da punteggiatura – sulla giornata appena trascorsa, sul suo tradimento del marito, su ogni ricordo del passato, e sui potenziali futuri immaginati. Figura dalla solida corporeità, Molly è una donna gloriosamente istintiva,ma anche resistente a una qualunque forma di caratterizzazione categorica. "Ulisse" è un romanzo della mente: i monologhi interiori e il flusso di coscienza sono una versione moderna dei soliloqui amletici. Si insinuano gradualmente nelle trame dell'opera, fino a dissolvere ogni limite tra narrazione realistico-naturalista e impressione grafica del pensiero vagante. "Chiunque legga Ulisse può dichiararsi un esperto", spiega Declan Kiberd. È un testo che detta le condizioni della propria lettura.

 

 

Torna al sito del programma