| LA CANZONE DEL GIORNO "Piccola Storia Ultras", da "Gioco di Società" (2012), Offlaga Disco Pax, Odp #155/Venus È l'omaggio calcistico del disco, che si mischia ancora una volta alla storia della città. A far da sfondo è una partita della Reggiana, la prima seguita dal giovane Collini. Max ricorda il coro allora cantato dagli Ultras, costruito in realtà sulle note di una canzone di protesta, "Per i morti di Reggio Emilia", in onore di 5 operai uccisi dalle forze dell'ordine nel 1960. Politica e pallone, dunque: una partita che adesso si gioca solo su schermi piatti, in diretta da Tripoli. |
| IL LIBRO DEL GIORNO "Ulisse", James Joyce (Traduzione di Enrico Terrinoni con Carlo Bigazzi), Newton Compton, pp. 864 "Ulisse" di James Joyce, sin dal giorno della sua pubblicazione – il 2 febbraio del 1922, quarantesimo compleanno dell'autore – era destinato a mutare radicalmente le sorti della letteratura contemporanea. Il romanzo è la cronaca di una giornata reale, un inno alla cultura e alla saggezza popolare, e il canto di un'umanità rinnovata. L'intera vicenda si svolge in meno di ventiquattro ore, tra i primi bagliori del mattino del 16 giugno 1904 – data in cui Joyce incontra Nora Barnacle, la futura compagna di una vita, che nel tardo pomeriggio dello stesso giorno lo farà "diventare uomo"... – fino alle prime ore della notte del giorno seguente. Il protagonista principale, l'ebreo irlandese Leopold Bloom, non è un eroe o un antieroe, ma semplicemente un uomo di larghe vedute e grande umanità, sempre attento verso il più debole e il diverso, e capace di cortesia anche nei confronti di chi queste doti non userà con lui. Gli altri protagonisti sono il giovane intellettuale, brillante ma frustrato Stephen Dedalus – già personaggio principale del libro precedente di Joyce, "Dedalus. Un ritratto dell'artista da giovane" – e Molly Bloom, la moglie dell'ebreo, vera e propria regina del libro. Alla fine, stesa sul vecchio letto scricchiolante, Molly sarà intenta a riflettere – in un monologo di più di ventimila parole non scandite da punteggiatura – sulla giornata appena trascorsa, sul suo tradimento del marito, su ogni ricordo del passato, e sui potenziali futuri immaginati. Figura dalla solida corporeità, Molly è una donna gloriosamente istintiva,ma anche resistente a una qualunque forma di caratterizzazione categorica. "Ulisse" è un romanzo della mente: i monologhi interiori e il flusso di coscienza sono una versione moderna dei soliloqui amletici. Si insinuano gradualmente nelle trame dell'opera, fino a dissolvere ogni limite tra narrazione realistico-naturalista e impressione grafica del pensiero vagante. "Chiunque legga Ulisse può dichiararsi un esperto", spiega Declan Kiberd. È un testo che detta le condizioni della propria lettura. |