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Il buongiorno di Twilight del 05/03/2010

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A Twilight è giornata di compleanni. Il 5 marzo del 1922 nasceva a Bologna uno dei più grandi intellettuali e artisti del Novecento: Pier Paolo Pasolini. Sempre oggi, ricorre il centenario della nascita dello scrittore, giornalista, polemista e sceneggiatore pescarese Ennio Flaiano.

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IL DISCO DEL GIORNO
"Cosa sono le nuvole", Domenico Modugno, dall'episodio "Cosa sono le nuvole" (1967), diretto da Pierpaolo Pasolini, del film "Capriccio all'italiana"
"Cosa sono le nuvole", cantata da Domenico Modugno su testo di Pier Paolo Pasolini, è una poetica e metaforica canzone sull'amore e sulla vita attraverso il suono struggente di un mandolino. Il brano è incluso nel terzo capitolo (l'omonimo "Cosa sono le nuvole") del film a episodi "Capriccio all'italiana". Questo episodio, diretto da Pasolini, era interpretato da Totò, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Ninetto Davoli e lo stesso Modugno.
In un teatro, dinanzi a un pubblico popolare, viene messa in scena una versione comica della tragedia shakespeariana "Otello" con attori-marionette. Ad un certo punto, la rappresentazione viene interrotta dal pubblico che, nel momento più drammatico, irrompe sulla scena, perché non accetta la conclusione della storia che, come nella tragedia di Shakespeare, prevede l'assassinio di Desdemona da parte di Otello. Gli spettatori salgono sul palcoscenico, uccidono Jago (Totò) e Otello (Ninetto Davoli) e portano in trionfo Desdemona e Cassio. Lo spazzino (Domenico Modugno), cantando, getta le due marionette in una discarica. Qui, Jago e Otello, semisepolti dai rifiuti, rimangono incantati a guardare le nuvole.

Flaiano

IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: Ennio Flaiano (5/03/1910, Pescara - 20/11/1972, Roma)
Esattamente cento anni fa, nasceva a Pescara Ennio Flaiano. Lui si definiva "scrittore minore satirico dell’Italia del benessere", ignorando che sarebbe diventato uno degli autori più importanti ed eclettici del Novecento. Dal giornalismo alla prosa, dal teatro al cinema, Flaiano è stato un fiume in piena di cinismo e fine sensibilità.
Hanno portato la sua firma gli editoriali di "Oggi", "Corriere della Sera" e "Il Mondo". Nel 1947, ha ricevuto il Premio Strega per "Tempo di uccidere", appassionato romanzo sulla disfatta in Etiopia. Ma Flaiano è stato anche uno dei dietro le quinte più significativi del cinema italiano. La sua capacità di sceneggiare la vita, lo porta prima a teatro e poi al cinema. Con Federico Fellini collabora alla sceneggiatura dei "I vitelloni" (1953), "La strada" (1954), "Le notti di Cabiria" (1957), "La dolce vita" (1960) e "8 e mezzo" (1963). Con Antonioni scrive "La notte" e con William Wyler "Vacanze romane".
Il nome di Flaiano si lega a doppio filo alla città di Roma, amata ma anche odiata. Flaiano è testimone delle evoluzioni e degli stravolgimenti urbanistici, dei vizi e delle virtù dei cittadini romani e saprà vivere la Capitale in tutti i suoi aspetti: tra i suoi cantieri, le strade trafficate e, soprattutto, i luoghi della "Dolce Vita". A lui si deve anche l'invenzione del termine "Paparazzo": "una società sguaiata – scriveva - merita fotografi petulanti".

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L'EVENTO DEL GIORNO: "Bergamo Film Meeting" (6-14 marzo, Bergamo)
Il Bergamo Film Meeting si avvia verso la sua 28a edizione con un'ampia gamma di proposte nel segno del cinema di qualità. Il festival viaggerà tra le nuove tendenze del cinema contemporaneo, senza dimenticare quello del passato. Ottanta i film che saranno presentati durante 9 giorni di proiezione. Oltre al concorso internazionale di lungometraggi, la manifestazione proporrà opere inedite, omaggi e retrospettive, documentari, anteprime e cult movies, incontri con gli autori, mostre, arte, musica e feste.
Tra le retrospettive, segnaliamo quella sul grande attore francese Jean Gabin e quella dedicata alla figura della Dark Lady, la donna fatale dei film noir dell'America degli anni '40 e '50, interpretata da attrici come Barbara Stanwyck, Bette Davis, Rita Hayworth, Lana Turner.

 

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