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Scaletta di martedì 17 aprile 2012

slcontent
Dr. John "Locked Down"Guano Padano
Afterhours "Terra Di Nessuno"
Tool "Sober"
Daniel Rossen "Up On High"
Led Zeppelin "The Battle Of Evermore"
Bud Spencer Blues E. "Cerco Il Tuo Soffio"
Luca Sapio "How Did We Lose It"
Sufjan Stevens "Casimir Pulaski Day"
 
       
GUANO PADANO LIVE
       
Guano Padano "One Man Bank" (Live)
Guano Padano "Gran Bazar" (Live)
Guano Padano "Lynch" (Live)
Guano Padano "Del Rey" (Live)

    
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Guano Padano

Live a Moby Dick

Martedì 17 aprile 2012

Ore 21.30

Radio2

 

Moby Dick, la balena musicale di Radio2 condotta da Silvia Boschero, ospita martedì 17 aprile alle 21.30 i Guano Padano, trio rivelazione del rock italiano, di recente usciti con un album che vanta moltissime partecipazioni come quelle di Mike Patton e Marc Ribot.

 Tra americana e spaghetti western, il trio dopo aver conquistato la critica internazionale con il debutto omonimo, torna con un secondo album che ne amplifica ulteriormente la componente cinematica. Sono la chitarra di Alessandro Stefana, la batteria e le percussioni di Zeno De Rossi, il contrabbasso e il basso elettrico (occasionalmente anche l'organo) di Danilo Gallo a dettare i tempi di questa pellicola. La chitarra del sodale Marc Ribot si fa largo tra le maglie dell'intro made in China di "Miss Chan", i fuochi d'artificio sono inaugurati da Mike Patton (Stefana è uno dei musicisti scelti nell'itinerante progetto Mondo Cane) in "Prairie Fire", come un thriller ambientato nelle luci sfocate della prateria. Si flirta con il jazz e si vanno a scomodare personalità della downtown newyorkese come Chris Speed - suo il clarinetto nell'atipico stomp surf di "Gran Bazaar" - e Ted Reichman (numerose uscite con il Claudia Quintet per Cuneiform ed un memorabile disco in solo per la Tzadik di John Zorn) - che accarezza il piano in "Gumbo" (ancora una volta il cinema...) e suona la fisarmonica nell'esplicita "Nashville", che guarda caso si avvale anche dei field recordings dell'eroe di casa Paul Niehaus, uno dei membri fondatori dei Lambchop. L'epilogo spetta al calligrafico tributo a Santo & Johnny con "Sleep Walk", numero che chiude regolarmente i concerti del gruppo.

  
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