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IL DISCO DEL GIORNO "Sweet Baby James" (1970), James Taylor, Warner Bros. "Sweet Baby James" è un disco che farà scuola, diventando una pietra miliare di quella che verrà chiamata la scuola dei cantautori degli anni Settanta. Ma in questo album c'è una canzone che è fortemente "ancorata" al decennio precedente. Un brano doloroso, "Fire And Rain", che racconta i Sessanta di James Taylor. C'è il suicidio di un'amica, la depressione e la dipendenza dall'eroina. La droga fu, purtroppo, una delle controindicazioni più gravi dei mitici 60.
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IL LIBRO DEL GIORNO "The 60's", Bill Harry, Logos, pp. 600 Gli anni Sessanta, così lontani, eppure così attuali. Iniziarono con grandi speranze. Fu un'epoca di grandi cambiamenti e di rivoluzioni, che annunciava un'imminente esplosione culturale. I giovani fecero da apripista: i baby boomers, ormai diventati maggiorenni, lasciarono il segno sperimentando nel campo della musica, della moda, delle arti, dello sport e dell'architettura. Si ridussero le barriere tra le classi sociali, quando non furono addirittura eliminate. Il rock americano e una nuova ondata di musica britannica cambiarono la scena musicale dando ulteriore potere ai giovani, mentre una nuova generazione di eroi già primeggiava negli sport e nelle scienze o veniva lanciata nella spazio. Le minoranze facevano sentire la loro voce riunendosi in un nuovo, grande Movimento per i diritti civili, mentre l'Asia e il Medio Oriente diventavano teatro di scontri nel quadro della Guerra Fredda tra URSS e USA. A raccontare questo decennio, uno dei più vivi e controversi della storia recente, è un libro di Bill Harry, appassionato protagonista dei Sessanta. Il volume, riccamente illustrato, s'intitola "The 60's", ed è un tuffo nell'intero eterogeneo universo di quegli anni, tra moda, musica, arte e design, ma anche politica, scienza, sport e cultura giovanile.
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