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Ky-Mani, decimo figlio di Bob Marley, attacca la famiglia in un'autobiografia controversa uscita negli Stati Uniti e ora in Italia. La storia ha sconquassato dalle fondamenta la torre dorata della "Marley Family", rivelando per la prima volta cosa è realmente successo dopo la morte di Bob: i problemi legati all'eredità più redditizia della musica e ad un sistema familiare spesso chiuso e ostile. Un "clan" che ha escluso proprio Ky-Mani, costretto a vivere nella miseria, mentre fratellastri e sorellastre godevano di stili di vita sontuosi.
IL DISCO DEL GIORNO |
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IL LIBRO DEL GIORNO “Dear Dad", Ky-Mani Marley, Chinaski Edizioni, pp. 200 "Dear Dad" è il racconto di un figlio escluso dalla protezione del padre - il leggendario musicista reggae Bob Marley - per la prima metà della sua vita, costretto a sopravvivere alla povertà e alla disperazione, perso per le strade infestate da delinquenti in uno dei ghetti più violenti di Miami, Liberty City. Inizialmente allontanato dai suoi fratelli e tagliato fuori da qualsiasi utile della "Proprietà Marley", il giovane Ky-Mani racconta in questa avvincente biografia come si sia riscattato da una vita crivellata da colpi di pistola e miseria, per arrivare ad essere un artista candidato ad un Grammy che calca con successo i palcoscenici internazionali. Nato a Falmouth, Giamaica, nel 1976, da un'avventura tra il padre e la mamma, una campionessa di ping pong, Ky-Mani Marley ha fatto della sua vita una vera e propria "Redemption Song". |
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