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Il buongiorno di Twilight del 30/10/2012

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Michele Gervasini è il tuo vicino di scrivania. Goffo e incolore, sempre a un passo dall'agognato scatto di carriera, dimostra a ogni respiro una solenne verità: l'uomo è quell'animale che, grazie al lavoro, sceglie liberamente di rendersi schiavo per tutta la vita. Ma il giorno in cui i colleghi cominciano a suicidarsi a raffica, il percorso esistenziale casa-ufficio registra un sinistro scricchiolio. E sotto gli occhi stolidi della mucca aziendale in vetroresina salta in aria l'organigramma del mondo. Questo racconta Peppe Fiore in "Nessuno è indispensabile", romanzo abrasivo e comico sulla vita in ufficio.

IL DISCO DEL GIORNO
"Based On Lies" (2012), Cheap Wine, Cheap Wine Records
L'incipit di molti libri e molti film è "Based on a true story" ("basato su una storia vera"). Per avvertire il lettore e lo spettatore che l'opera non è frutto di fantasia, ma riporta - o si ispira a - fatti realmente accaduti.
"Based On Lies" ("basato su falsità") è invece il mondo attuale secondo la definizione che ne danno i Cheap Wine, attraverso i testi del loro nuovo album. Un mondo fondato sulla finzione, dominato da mass media che manipolano la realtà fornendone ai popoli una visione distorta, parziale e ingannevole. "Based On Lies" è un disco - il nono in carriera - estremamente eclettico, vario, con atmosfere che variano dal rock'n'roll allo swing, dalla canzone d'autore alla ballata desertica.

IL LIBRO DEL GIORNO
"Nessuno è indispensabile", Peppe Fiore, Einaudi, pp. 224
Impiegato modello in un'azienda modello - italiano medio tragicamente modello -, Michele Gervasini fa coincidere la sua idea di felicità con gli angoli acuti del contratto a tempo indeterminato. E poco importa se ogni mattina deve affrontare il traffico isterico della via Pontina per raggiungere il suo ufficio alla Montefoschi, azienda leader nella produzione di latte e derivati. Lì lo aspettano gli altri dipendenti dell'Ufficio pianificazione e controllo, una pattuglia di buffi animali da scrivania che vive - non solo simbolicamente - all'ombra dell'enorme, minacciosa mucca aziendale in vetroresina che campeggia davanti agli stabilimenti. Ma un giovedì mattina la più mite fra le colleghe si dà fuoco nello sgabuzzino delle scope, e all'improvviso bisogna rivedere i confini di quelle giornate che fino ad allora avevano funzionato con l'efficienza di un formicaio. Con lo spirito dissacrante di una commedia tragicomica, "Nessuno è indispensabile" compie un piccolo miracolo: sovverte la tradizione del romanzo industriale seguendo il ritmo e la grammatica della contemporaneità, per descrivere in maniera umanissima e feroce i rituali, le mitologie, il misticismo laico che stanno alla base della vita aziendale. Peppe Fiore racconta la deriva impazzita del mondo in cui viviamo, la nevrosi da scrivania, i tic e le frustrazioni di ogni giorno, mettendo in scena con un'irresistibile dose di cinismo personaggi che non hanno a disposizione un'altra vita, né il desiderio di immaginarsela. Se è vero che in ufficio contano solo gli obiettivi raggiunti, quando un tuo collega lascia vestiti e scarpe a filo della balaustra - allineati con la massima precisione - prima di gettarsi nel vuoto in mutande e canottiera, forse la strategia va ripensata. E non solo quella aziendale.

 

 

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