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I programmi di (none)

Lui & Lei

Genere: Sentimentale
Anno: 1998
Regia: Luciano Manuzzi
Sceneggiatura: Maura Nuccetelli, Gualtiero Rosella, Antonio Antonelli, Fausto Brizzi, Stefano Sudriè
Attori: Giulio Base, Vittoria Belvedere, Emilio Bonucci, Ciro Esposito, Riccardo Garrone, Claudia Giannotti, Irene Grazioli, Rodolfo Corsato, Claudia Pozzi, Mariano Rigillo, Enrico Mutti, Beatrice Fazi


Lui, Claudio Romano, è un brillante avvocato; lei, Giulia Pisano, una poliziotta energica e determinata. Sono i giovani protagonisti di una serie tv ad alta tensione: le loro indagini si concentrano sull'universo infantile, l'anello debole di una società troppo spesso individualista ed insensibile. Ma i casi che li coinvolgono non sono quelli estremi e scioccanti che arrivano sulle prime pagine dei giornali: Claudio e Giulia si occupano invece di storie che appartengono alla realtà quotidiana, che nascondono malesseri, disagi esistenziali, assenza di dialogo familiare, una visione superficiale e vuota della vita.
Piccole inquietudini che si possono però trasformare in drammi, piccoli disagi quotidiani dentro le mura domestiche che se covati a lungo diventano tragedie. Drammi da risolvere più con il buon senso e la dolcezza che con l'intervento della giustizia. Quello che l'avvocato e la poliziotta fanno in questi casi vale molto, perché incide a fondo nella realtà: spesso è un lavoro di educazione alla responsabilità, perché genitori si diventa, è un mestiere tutto da imparare. Sono casi che il pubblico televisivo può sentire vicini e di fronte ai quali si sente chiamato in causa, pronto almeno a riflettere.
E poi alla detective story che in ogni puntata tiene alta l'attenzione, con suspence e azioni spettacolari, c'è il contraltare leggero, il sorriso per una battuta, l'attesa di un bacio che chissà mai se arriverà, una situazione rosa che si mescola al giallo dell'indagine, un duetto da commedia che sdrammatizza il tono. La storia d'amore tra l'avvocato e la poliziotta non parte scontata ma cresce lentamente con l'affiatamento sul lavoro, la passione per la giustizia, la vocazione ad aiutare gli altri, è l'integrarsi di due persone diverse, quasi opposte, che insieme si completano.
Lui e lei non si fermano alle apparenze, perché nei casi della serie la superficie di una situazione spesso nasconde una realtà difficile e a volte bisogna grattare sotto per far affiorare il problema. Ci sono le gelosie infantili, i genitori in conflitto, le difficoltà di formare una nuova famiglia dentro un nucleo già costituito, l'ambizione spesso eccessiva che i genitori nutrono per i figli, la troppa agiatezza che fa perdere il senso della realtà, i giochi pericolosi dei quali i genitori ignorano anche l'esistenza, i pregiudizi razziali.
L'azione della poliziotta protagonista, la sua sentita partecipazione a quello che fa per i bambini apre la strada ad una nuova struttura tutta dedicata ai minori. Ed è quello che nella realtà sta realizzando il Ministero dell'Interno: la squadra Arcobaleno. Poi c'è Roma, sfondo non architettonico delle otto storie: una città diventata metropoli, con quartieri dormitorio, indifferenza diffusa, contrasti sociali, melting pot, luogo di affari non tutti puliti. Quasi sempre ci si vive freneticamente, con l'ansia di fare e di apparire, dimenticando che la soddisfazione vera è quella delle piccole cose, di una famiglia riunita in salotto, di un gesto d'aiuto, di un'occasione per ritrovare la fiducia.



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