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I programmi di (none)

Terapia d'urgenza

Serie tv (18 puntate)
Regia:
Gianpaolo Tescari, Lucio Gaudino, Carmine Elia
Paese e anno: Italia 2008-2009
Cast: Cesare Bocci, Rodolfo Corsato, Antonella Fattori, Milena Miconi, Sergio Muniz, Daniela Scarlatti, Marco Basile, Alessia Barela, Max Pisu, Elisabetta Rocchetti, Michele Cesari, Simone Borrelli, Giusy Frallonardo

 

Un gruppo di medici, le loro storie private e professionali all’interno di un grande ospedale pubblico di Milano, sempre pronti per una nuova emergenza, che li vedrà lottare contro il tempo per cercare di salvare un’altra vita. Terapia d’urgenza è la fiction seriale di genere medico-ospedaliero, sviluppata in 18 puntate della durata di 95 minuti ciascuna. Le vicende narrate si ambientano nel Pronto soccorso di un immaginario ospedale milanese, dove il reparto di pronto intervento rappresenta il centro vitale della serie, non semplice scenario attraversato da medici e pazienti, bensì fulcro della narrazione, contenitore di esistenze e destini, luogo ideale per lo sviluppo e l’intreccio di storie umane, dunque protagonista assoluto tra i vari personaggi in carne ed ossa.

Ispirato al fortunato format spagnolo Hospital Central (190 episodi con sette anni di messa in onda e il 30% di share in patria), Terapia d’urgenza vede in azione un’equipe di 15 professionisti, tra medici e paramedici, accomunati da un profondo rispetto per la deontologia professionale.

Ci sono un primario sicuro ed esigente (Cesare Bocci), un chirurgo d’urgenza tutor degli specializzandi, apparentemente burbero (Rodolfo Corsato), un chirurgo donna che gli fa da contraltare con disponibilità e dolcezza (Antonella Fattori), una capo infermiera efficiente e precisa (Daniela Scarlatti), una dottoressa (Milena Miconi), pronta a portare scompiglio nelle vite dei colleghi (Sergio Muniz e Marco Basile), una pediatra determinata e precisa (Alessia Barela) che troverà una vera amica nella più intuitiva delle infermiere (Elisabetta Rocchetti). Non mancano gli specializzandi (Michele Cesari) e infermieri rassicuranti e simpatici (Max Pisu), paramedici (Miriam Mesturino, Andrea Marrocco e Leonardo Ruta) sempre pronti alle chiamate e l’addetta all’accettazione (Giusy Frallonardo) che conosce un po’ tutti i segreti dell’ospedale.

Ma in Terapia d’urgenza ci sono soprattutto le storie specifiche di ciascuna puntata. Sono vicende relative a interessanti casi medici che si ispirano a fatti di cronaca, che coinvolgono bambini, adulti, anziani, italiani ed extracomunitari, ricchi e meno abbienti. I casi affrontano aspetti della nostra realtà quotidiana: razzismo ed emarginazione sociale, tossicodipendenza e alcolismo, violenza domestica e omosessualità, doping e violenza negli stadi, anoressia, droga, trapianti e donazione di organi, Aids, aborto, fecondazione assistita e molto altro ancora. Le storie non sono stereotipate, bensì improntate alla modernità, con poche concessioni alla retorica, che portano in scena tormenti che affliggono realmente medici e pazienti per trasformarli in casi esemplari.

Terapia d’urgenza è anche azione. Il ritmo viene garantito dalla continua attività di medici e paramedici in corsia e dagli interventi esterni del 118. L’unità di soccorso mobile – l’ambulanza – come vera protagonista, porta il suo vitale contributo sul luogo di gravi e drammatici incidenti: corse d’auto clandestine, incidenti ferroviari, incendi e crolli di palazzine, stragi automobilistiche, risse mortali e rapine. Ed è proprio l’intervento dell’ambulanza a riportarci in ospedale, dove con una grande corsa contro il tempo, i nostri protagonisti devono salvare la vita dei loro pazienti, spesso in gravissime condizioni. Il supporto delle forze dell’ordine e delle squadre di Vigili del Fuoco rende le situazioni ancora più realistiche dal punto di vista narrativo, oltre che forti ed empatiche a livello visivo.

Terapia d’urgenza parla di emozioni e sentimenti universali, raccontando storie reali e problemi che riguardano ciascuno di noi. Tutti i personaggi di Terapia d’urgenza sono sfaccettati e ricchi di sfumature, ognuno di loro porta con sé un bagaglio di emozioni, incertezze, paure, sogni e speranze. Le loro vite si intrecciano, perché si conoscono, si frequentano, si amano o diventano solo amici, e spesso hanno una carriera in corso o un passato condiviso. A queste storie si affiancano le vicende dei parenti, dei pazienti, degli amici, in un crescendo di pathos e colpi di scena, in una continua lotta contro il tempo, perché in un Pronto Soccorso anche una sola frazione di secondo può significare la vita o la morte di un essere umano.

Del gruppo dei protagonisti fanno parte due medici in forte contrasto, ma legati da una passione pronta ad esplodere, la cui interpretazione è affidata a Rodolfo Corsato e Antonella Fattori. Il primo si è diviso fra teatro, cinema (“Manuale d’amore”, “L’amore è eterno finchè dura”) e la tv (“L’ultimo dei Corleonesi”, “Crimini”), la seconda, dopo poliedriche esperienze, ha raggiunto la grande popolarità col ruolo della contessa Anna Ristori nelle prime due serie della saga “Elisa di Rivombrosa”. A far palpitare i cuori delle telespettatrice contribuirà la bella dottoressa interpretata da Milena Miconi (“Carabinieri” e “Don Matteo”), che contende il suo cuore tre due belli delle fiction: Sergio Muniz e Marco Basile, colleghi in corsia, rivali in amore. Alle prese con una relazione clandestina l’affascinante primario che ha il volto di Cesare Bocci (“Montalbano”, “Elisa di Rivombrosa”): il suo cuore sarà spezzato dalla capo-infermiera interpretata da Daniela Scarlatti, ex volto della soap opera “Vivere” e di fiction come “Il Maresciallo Rocca” e “La squadra”. Arricchiscono e completano il cast dei quindici protagonisti Alessia Barela (premiata protagonista femminile del film “Velocità massima” di Vicari e in tv protagonista de “La squadra”, “Distretto di Polizia” e “Marcinelle”), Elisabetta Rocchetti (premio Globo d’0ro come miglior attrice esordiente per “L’imbalsamatore”), Michele Cesari (da “Casa Vianello” a “Orgoglio”) Giusy Frallonardo (da “Incantesimo“ a “Raccontami”), Miriam Mesturino (attrice di teatro dall’età di otto anni), Leonardo Ruta (da “Un posto al sole” a “Don Matteo”), Andrea Marrocco (da “La squadra”) e il celebre comico di “Zelig” Max Pisu ( protagonista anche della soap di RaiDue 7 vite). Nel corso delle puntate si aggiungeranno al cast fisso numerose guest star come Isa Barzizza, e ancora Ugo Conti, Benedetta Massola, Davide Devenuto, Valeria Morosini, Elisabetta De Palo, Michela Andreozzi.

Un’altra importante novità di Terapia d’urgenza è rappresentata dall’ambientazione: Milano, precisamente la Bovisa. Il capoluogo milanese sarà scenario di numerose location anche nell’hinterland. L’imponente progetto di 18 episodi ha visto tre anni di preparazione da parte di Videomedia, e prevede nove mesi di lavorazione e riprese, con 150 persone, tra maestranze e troupe, all’opera in un teatro di posa esteso per 1.500 mq. Qui, è stato costruito ex-novo un vero e proprio ospedale, dotato di ben 29 differenti ambienti scenici - tra cui due sale chirurgia, una sala operatoria e una stanza di terapia intensiva - tutti riprodotti in modo veritiero nell’allestimento e nell’arredamento. Attraversato da più di 5 chilometri di cavi elettrici e da oltre 500 corpi illuminanti, questo immenso set televisivo accoglierà una massa incredibile di persone: 15 attori protagonisti, 14 co-protagonisti, più di 300 ospiti di puntata, più di un migliaio di comparse al mese, scelti tra gli oltre 4000 curriculum pervenuti presso gli uffici di Videomedia Italia.

Prima di Terapia d’urgenza l’ultima produzione di prestigio interamente realizzata dalla Rai nella città di Milano risale al 1981. Era il 1 novembre, quando la tv di stato trasmetteva sul primo canale la prima delle quattro puntate dello sceneggiato “Storia di Anna”, diretto da Salvatore Nocita. Una giovane Laura Lattuada dava corpo e voce ai turbamenti della protagonista Anna, ragazza della borghesia milanese precipitata nel tunnel della droga. Roberto - interpretato da Mario Cordova - studente universitario e giocatore di rugby, si innamora di lei dopo che questa, con la scusa di un passaggio in auto, lo ha scippato. Era la prima volta che la Rai accettava di parlare di droga in uno sceneggiato popolare.

Realizzato da Videomedia Italia con Rai Fiction, Terapia d'urgenza ha il Patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia.

 

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