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Art of... America

Da domenica 28 Settembre alle 21:15


















Tre puntate con il critico Andrew Graham-Dixon alla scoperta di temi ed evoluzione dell'espressione artistica americana, dai primi pittori arrivati con i Puritani a Jackson Pollock, Edward Hopper e Andy Warhol.
Gli Stati Uniti sono un paese giovane che ha regalato al mondo, soprattutto nel XX secolo, movimenti culturali e artistici rivoluzionari per l'Occidente. Il critico d'arte Andrew Graham-Dixon va alla scoperta dei grandi temi e delle esperienze dell'arte degli Stati Uniti, dai primi pittori arrivati dall'Europa per raccontare la natura e la maestosità dei paesaggi di un territorio da conquistare, fino a Jackson Pollock, Edward Hopper e Andy Warhol. Una serie in tre puntate per ripercorrere la storia dell'arte e l'evoluzione dell'espressione artistica americana, che ha sviluppato temi e caratteristiche proprie parallelamente  a quanto succedeva nel Vecchio Continente


Domenica 28 settembre
In cerca del Paradiso
Gli artisti arrivati in America insieme ai colonizzatori europei fissano sulla tela paesaggi selvaggi e specie di piante e animali sconosciuti del nuovo continente. I nativi e le loro usanze, ma anche i volti dei primi coloni che riescono a sopravvivere e ad arricchirsi in una terra così inospitale, sono temi ricorrenti nelle opere di pittori come John White e Benjamin West, mentre nelle gallerie delle neonate città americane si fanno largo, con la dovuta retorica, gli avvenimenti della cronaca e della storia. Intanto, intellettuali come Henry David Thoreau avvertono la minaccia che l'arrivo dell'uomo bianco rappresenta per il paradiso appena scoperto. Le sue idee si ritrovano anche nella pittura di Thomas Cole, il più grande paesaggista del 19° secolo americano.

Domenica 5 ottobre
Il sogno e la modernità
Gli Stati Uniti sono diventati il 'paese delle opportunità', che ogni giorno accoglie nuovi arrivati in fuga da una realtà faticosa in Europa. Mentre gli ultimi pionieri si spingono sempre più a ovest nella conquista del territorio, le città crescono e sviluppano società complesse e interessanti per l'occhio dell'artista. Alla critica sociale degli esponenti dell’Ashcan School, come John Sloan e George Bellows, fanno seguito le opere dei grandi figurativisti Charles Sheeler ed Edward Hopper, che sanno cogliere da un lato la gelida corsa della produzione industriale e dall'altro il travaglio interiore e la solitudine dei nuovi americani. E mentre Norman Rockwell inventa l'immagine edulcorata del 'sogno americano', si fa avanti la corrente più rivoluzionaria dell’espressionismo astratto, con personalità geniali quali Jackson Pollock e Mark Rothko, che, pur raccogliendo l’eredità delle avanguardie artistiche europee, sapranno sviluppare un linguaggio proprio e personalissimo. 

Domenica 12 ottobre
L'altra faccia del sogno
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la società americana si gode la nuova posizione conquistata nel mondo. Il sogno americano propagandato dalla pubblicità promuove fiducia nel futuro, progresso e consumismo sfrenato. Ma l'occhio critico di Jasper Johns coglie da subito le piccole crepe nascoste dietro l'immagine perfetta di un mondo di villette a schiera abitate da famigliole felici, che verrà abbattuta ed esasperata, dopo gli anni della caccia alle streghe maccartista, dalla pop art di James Rosenquist, Claes Oldenburg, Roy Lichtenstein e Andy Warhol. Nella Silver Factory newyorkese un gruppo di intellettuali spregiudicati impone un cambiamento radicale a linguaggi e stili di vita, senza risparmiare denuncia e feroci critiche alla realtà nascosta dietro lo sfavillio dell'apparente perfezione della middle class statunitense. I minimalisti della fine degli Anni '60 del Novecento cercheranno di ristabilire il rigore più vicino al pensiero dei primi puritani arrivati nel Nuovo Continente, fustigando costumi e politica, fino a che artisti come Jeff Koons ristabiliscono la provocazione come motore instancabile dell'arte americana

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