È stato definito da Gabriele D’Annunzio “il più melodrammatico dei melodrammi”; a dispetto di una ricezione critica talvolta un po’ ostile, è uno dei titoli operistici più amati e rappresentati; è “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi, che Rai5 trasmette dal Teatro Regio di Torino.
 
Lo spettacolo, con la regia di Lorenzo Mariani, le scene di Maurizio Balò e i costumi di Maurizio Millenotti, è diretto dal maestro Renato Palumbo.

Protagonisti, insieme all’Orchestra e al Coro del Regio, il tenore Gregory Kunde nel ruolo di Riccardo, il soprano Oksana Dyka in quello di Amelia, il mezzosoprano Marianne Cornetti, che interpreta l’indovina Ulrica, e Serena Gamberoni nel ruolo en travesti del paggio Oscar.

“L’azione non si svolge nel Settecento americano come previsto dal libretto – spiega il regista Lorenzo Mariani - ma è ambientata tra gli anni Venti e Trenta del Novecento: come se il governatore Riccardo fosse il viceré dell’India o di un’altra colonia […]. Tutta l’opera si basa sul contrasto ombra e luce, le scenografie hanno un carattere altamente drammatico e simbolico, dove si percepisce la tensione del noir. C’è molto bianco e nero, c’è l’atmosfera thriller, ma anche i colpi di colore: il rosso del sangue, dell’amore, della passione”.