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I programmi di (none)

Icone, corpi che parlano

I personaggi che sono diventati parte integrante della storia del novecento

Come si diventa un’icona? Come nasce un’immagine indimenticabile che diviene patrimonio di tutti, tanto da essere riprodotta all’infinito su striscioni e magliette? Cosa rende certi volti e certi corpi così unici e speciali? Marco Ferrante, prestigiosa firma del giornalismo italiano, è la guida di questo viaggio in 20 puntate che rilegge la storia del Novecento con occhio attento a chi della storia è parte integrante, per capire cosa si celi dietro il magnetismo che caratterizza personaggi davvero speciali.
Episodi e momenti che fanno parte della nostra storia culturale saranno analizzati con una chiave inedita ed appassionante: studiosi di comunicazione ed esperti del linguaggio del corpo, insieme a testimoni che hanno conosciuto i vari protagonisti, sveleranno il segreto del loro fascino, cosa di fatto li renda delle icone.


BEPPE GRILLO
Beppe Grillo, l’unico vero fustigatore della politica italiana. Prima cabarettista, poi star della tv di Stato negli anni Ottanta, infine icona del web e leader movimentista: tutta la vita artistica di Beppe Grillo si è svolta all’insegna del rapporto con il pubblico. Beppe Grillo si è fatto portavoce di una profonda istanza di rinnovamento nel linguaggio della politica. Ogni sua uscita pubblica è in grado di suscitare le reazioni più diverse. In pochi anni è riuscito a conquistarsi un’autorevolezza e una credibilità tra la gente che i politici non riescono più ad ottenere. Come riesce ad avere ogni volta questa presa sul pubblico, a scatenare gli entusiasmi più accesi in ogni suo comizio? 
 
MAO TSE TUNG 
Mao Tse Tung è uno degli spietati dittatori del XX secolo. Eppure è diventato un simbolo, un’immagine condivisa da Oriente e Occidente, stampata sulle magliette, sui piatti, incisa sui portacenere, tra i soggetti più intensi della pop-art di Andy Warhol. Un destino singolare, un fenomeno apparentemente inspiegabile, che ha trasformato un dittatore molto duro in un simbolo immaginario e iconico di bonomia e saggezza. Proveremo a razionalizzare il fenomeno Mao riflettendo oggi sul perché questo sia successo. Icone cercherà di spiegare il suggestivo mistero del pop di derivazione maoista, una delle cose esteticamente più interessanti e suggestive del ‘900, e anche uno dei più grandi misteri della globalizzazione culturale.

MICHELE SANTORO
Michele Santoro è l’inventore della televisione schierata, l’interprete di un modello di giornalismo costruito su un esplicito punto di vista, e non solo. Il giornalista più divisivo della tv italiana, un innovatore dell’informazione televisiva che si è costruito un pubblico popolare che lo segue nelle sue sperimentazioni.  Interverranno il vicedirettore di Libero Franco Bechis, lo scrittore, critico letterario e uomo di televisione Angelo Guglielmi, il giornalista e critico televisivo Massimo Bernardini.
 
ORIANA FALLACI
Giornalista e scrittrice, scrittore come lei preferiva. Personalità affascinante e controversa e dalla vita avventurosa: Oriana Fallaci è considerata la più grande giornalista italiana di sempre. Una personalità complessa non facile da collocare e interpretare. Una parte del racconto è affidata all’iconografia di Oriana. Le immagini che la ritraggono in prima linea sotto il fuoco vietcong sull’Y-bridge, quelle con l’elmetto a Beirut, oppure seduta alla macchina da scrivere per un servizio fotografico posato, fino ai gesti di sfida durante le interviste ai potenti, per esempio quando toglie il chador davanti a Khomeini. 

GIANNI AGNELLI
Ricco, potente, bello, jet-setter, un simbolo del capitalismo globale: Gianni Agnelli, padrone e per quarant’anni capo della Fiat. Icone si sofferma su quattro aspetti dell’iconicità dell’Avvocato: la regalità, dopo l’uscita di scena dei Savoia gli Agnelli riadattano una forma di monarchia sociale; la bellezza fisica; lo stile personale; l’ubiquità, ovvero l’importanza di essere contemporaneamente in posti diversi, di sapersi manifestare e andare via, saper innescare il senso dell’attesa. Potere, corpo e grande sapienza mediatici, Agnelli è stato capace di misurarsi con i capi di stato internazionali. Grazie al contributo di due giornaliste e scrittrici la tedesca Vendeline Von Bredow dell’Economist, biografa dell’avvocato, e l’americana Jennifer Clark si sviluppano l’analisi di questa puntata di Icone, copri che parlano. 

JOVANOTTI
E’ il più popolare cantautore italiano vivente: Jovanotti protagonista di questa puntata di “Icone, corpi che parlano”. Pop-star indiscussa e convinto anti-rocker, Jovanotti è un personaggio camaleontico a cui non sono state risparmiate critiche: Marco Ferrante analizza il fenomeno Lorenzo Cherubini assieme ai commenti del critico musicale Mario Luzzato Fegiz, del filosofo e scrittore Franco Bolelli - con cui il cantante ha scritto il libro “Viva Tutto” - e alle analisi di studiosi di comunicazione e esperti del linguaggio del corpo.

GIOVANNI TRAPATTONI 
E’ l’allenatore italiano più vincente di sempre: Giovanni Trapattoni oggi èdiventato un simbolo del calcio internazionale. Marco Ferrante ripercorre in questa puntata il fenomeno Trap. Dagli esordi negli anni ’60 come mediano nel Milan alle sue più attuali performance professionali, nel corso della puntata ci si sofferma sulla sua fisicità, il corpo di allenatore presente, centrale, mai al margine della squadra; sul suo linguaggio fatto di proverbi, metafore, invenzioni iperboliche e memorabili; sulla sua gestualità come il fischio a due mani, il gesticolare scomposto dalla panchina, il fatto di aspergere l’acqua santa prima che i suoi giocatori entrino in campo. 

ALDO MORO
Il prigioniero immortalato nelle due foto scattate dalle Brigate Rosse e il corpo senza vita acciambellato in una R4 rossa, parcheggiata nel centro di Roma: questo è Aldo Moro nella nostra iconografia. Allo statista democristiano è dedicata questa puntata di Icone che prova a raccontare non il caso Moro, ma che cosa fu il Presidente della Democrazia Cristiana rapito e ucciso dalle Brigate Rosse. A rievocare la sua storia e a definirne il profilo nell’Italia tra gli anni ’50 e ’70 contribuiscono Agnese Moro, socio-psicologa e figlia dello statista, Marco Follini, senatore Pd e Miguel Gotor, docente dell’università di Torino e autore di due libri, uno sulle lettere dalla prigionia e l’altro sull’analisi del memoriale ritrovato nel covo di via Montenevoso a Milano. 

VASCO ROSSI
E’ la prima e autentica rock star italiana: Vasco Rossi. Da 30 anni sulla scena musicale Blasco, come lo chiamano i suoi fan, mette d’accordo intere generazioni, dai ragazzi che lo ascoltavano ai suoi esordi negli anni  ’70 a quelli che lo hanno conosciuto con le produzioni più recenti. Marco Ferrante con i commenti di Mario Luzzatto Fegiz, di Don Antonio Mazzi, del giornalista e biografo Michele Monina e attraverso le analisi di studiosi di comunicazione e esperti del linguaggio del corpo - ripercorre il fenomeno Vasco dalle origini alla sua ultimissima evoluzione, passando attraverso le fasi e le trasformazioni che lo hanno reso un’icona del rock italiano.

GIORGIO ARMANI
Ha rivoluzionato la moda femminile e il Prêt-à-porter, ha reinventato la donna contemporanea e il suo modo di vestire: è Giorgio Armani, Re della moda ma anche un indiscusso protagonista del sistema economico e finanziario, con un impero valutato oggi intorno ai 3 miliardi e mezzo di euro. Con i commenti di Nello Barile, docente di Comunicazione e autore di diversi libri sui fenomeni della moda, Renata Molho giornalista e critica del costume, Beppe Modenese presidente Onorario di Camera Nazionale della Moda, analizzeremo  il “fenomeno Armani”: dalla genesi creativa degli anni Settanta, capace di mettere in discussione gli stereotipi dei modelli femminili e maschili, all’invenzione del “celebrity endorsement”, del co-branding e della comunicazione d’azienda che hanno definitivamente consacrato Armani come grande stilista e manager. 

BETTINO CRAXI
E’ stato il più controverso politico italiano del dopoguerra; anche i suoi avversari gli hanno riconosciuto lo status di leader dal grande carisma; si è conquistato un posto non solo nella politica nazionale, ma anche nella società e nell'iconografia; è Bettino Craxi. Con il contributo delle analisi di studiosi di comunicazione e di  esperti del linguaggio del corpo Icone prova a far luce sul fenomeno Craxi, non dal punto di vista dell’azione politica, ma da quello della capacità di produrre simboli iconici, dal linguaggio all’abbigliamento, dalla fisicità all’atteggiamento, fino alla scelta finale della sepoltura ad Hammamet.

LADY GAGA
Ha venduto oltre 25 milioni di album, ben 60 milioni di singoli e vinto 60 premi. Lady Gaga è protagonista della puntata di Icone, corpi che parlano. Marco Ferrante con i commenti di Mario Luzzatto Fegiz, del giornalista e biografo Michele Monina e alle analisi degli studiosi di comunicazione e esperti del linguaggio del corpo, esamina il fenomeno Stefani Joanne Angelina Germanotta, per tutti Lady Gaga, dalla sua nascita nei locali underground newyorkesi fino al successo e alla fama planetaria che nel 2010 l’ha attestata tra i cento artisti più influenti del mondo nella classifica del Times. 

CASSIUS CLAY
È considerato uno dei più grandi campioni sportivi di sempre; ha vinto un oro olimpico e detenuto per molti anni il titolo mondiale dei pesi massimi; è noto anche per essersi convertito all’Islam e aver rifiutato di combattere nella Guerra del Vietnam; è Cassius Clay. Marco Ferrante, con l’aiuto delle analisi di studiosi di comunicazione e di esperti del linguaggio del corpo, ricostruisce il “fenomeno Muhammad Ali”, ancora oggi considerato il più inspiegabile dei talenti pugilistici. Una montagna di muscoli e intelligenza che sapeva muoversi come un peso leggero. Un talento inimitabile e per certi versi misterioso. Un pugile che ha rivoluzionato, modernizzato, politicizzato, in un certo senso nevrotizzato e ingentilito la boxe, tanto da rendere il suo stile di combattimento simile a una danza, e da ispirare il celebre imperativo “Vola come una farfalla e pungi come un’ape”. 

GIULIO ANDREOTTI
È un emblema del potere italiano, un simbolo dell’Italia repubblicana e di una storia – la nostra – difficile, travagliata e controversa: Giulio Andreotti è protagonista dell’ottava puntata di Icone, corpi che parlano. Marco Ferrante si sofferma su tre aspetti dell’iconicità di Andreotti: potere, corpo, intelligenza mediatica. Con i commenti del vignettista Giorgio Forattini, dell’ex-ministro Paolo Cirino Pomicino, del critico cinematografico Gianluigi Rondi e le analisi di studiosi di comunicazione e esperti del linguaggio del corpo si ripercorre il fenomeno più longevo della prima Repubblica, ininterrottamente in parlamento dal 1948 a oggi (sessantaquattro anni). Quello di Andreotti è, senza dubbio, il corpo più rappresentato dalla satira italiana, è stato immortalato in un film di successo internazionale e possiede una fisicità abbastanza unica che segue e asseconda il lungo processo di costruzione del suo personaggio pubblico.

FIORELLO
Canta, balla, imita, conduce; lo fa in radio, in tv, a teatro e anche sul web. E’ un talento riconosciuto da tutti e per molti è già un’icona. Per ricostruire il fenomeno Fiorello come evoluzione dell’uomo del varietà moderno ci soffermeremo su quattro aspetti salienti della sua personalità: la reinterpretazione del varietà classico e dei suoi grandi protagonisti: Walter Chiari, Vianello, Lelio Luttazzi, Gaber; la massimizzazione delle capacità tecniche e corporee dell’uomo di spettacolo; la gestione congiunta della popolarità di piazza con l’apprezzamento della critica e di un pubblico più esigente; infine la continua tensione alla perfezione di artista dello spettacolo, coltivata con la disciplina e lo studio. 

GIOVANNI PAOLO II
È stato un papa che fin dalla sua prima apparizione è parso diverso da tutti i suoi predecessori; un papa che ha messo al centro della sua testimonianza il suo corpo di uomo, dallo sport alla malattia. Il suo stretto rapporto con i bambini e con la gente, che lo ha esposto fino a subire un gravissimo attentato, la sua fede in una missione portata avanti anche nella malattia, sono analizzati da Marco Ferrante, con i commenti di Gigi Amicone, direttore dei Tempi, del giornalista e politico Jas Gawronski, del vaticanista Benni Lai, del giornalista e fondatore del blog Nomfup Filippo Sensi, e di Bruno Vespa. 
 
CARLA BRUNI
Carla Bruni è la protagonista di questa puntata di “Icone - Corpi che parlano”. Marco Ferrante, con i commenti di Claudio Sabelli Fioretti, la collaborazione degli studiosi di cultura francese Marina Valensise, Daria Galateria e Marino Biondi, e con l’aiuto di studiosi di comunicazione ed esperti del linguaggio del corpo, ricostruisce l’evoluzione iconografica della modella, cantante, ex “première dame” della Repubblica francese, quattrocento anni dopo l’ultima sovrana italiana di Francia, Maria de’ Medici. Con Carla Bruni 
 
STEVE JOBS
Il creatore di futuro, l’uomo che a soli 21 anni ha ideato l’icona per antonomasia nel mondo dell’high-tech, la mela della Apple. Per tutta la sua vita Jobs è stato un creatore di icone, oggetti che hanno rivoluzionato la storia del design industriale e la modernità, con un impatto sensibile nella musica, nella telefonia e in generale nelle nuove tecnologie. Dal suo genio sono nati oggetti entrati di diritto nel vocabolario dei nostri giorni come l’Ipod, l’Iphone e ultimo l’Ipad. Steve Jobs è un uomo che prima di ogni altro è riuscito a intuire dove sta andando la modernità, un vero e proprio guru per chi ne ha sposato la filosofia. 

MARADONA
“El pibe de oro” e  “la mano de Dios” soprannomi che appartengono all’uomo che più di ogni altro ha avvicinato il calcio all’idea del bello: è Diego Armando Maradona.  dalla partita simbolo della sua carriera, quell’indimenticabile Argentina-Inghilterra di Messico 1986, con il gol più bello e più discusso della storia del calcio, passando per i due scudetti e l’amore folle e tormentato tra Diego e la città di Napoli: momenti che si sono impressi nella memoria collettiva. Poi la decadenza di sportivo e la sua seconda vita di icona del terzomondismo in America Latina, al fianco di leader come Fidel Castro e Chavez. ll corpo di Maradona e i suoi cambiamenti più di ogni altra cosa raccontano la sua storia. 
 
OBAMA
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama sin dalla sua entrata in scena è stato il politico che più di ogni altro ha basato gran parte del suo successo sul suo fascino e sul suo enorme potere mediatico. Nella puntata saranno analizzati la sua straordinaria ars retorica e i trucchi di comunicazione usati nei suoi discorsi. E ancora: il sapiente utilizzo dei media al momento della cattura di Osama Bin Laden; il rapporto con la moglie Michelle, sempre al suo fianco, a formare una coppia che comunica sensazioni di sincerità e autenticità agli osservatori.

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