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Roma: la nuova drammaturgia

Quattro delle voci più rappresentative tra quelle sbocciate nella capitale, scelte tra gli autori della nuova drammaturgia









Negli ultimi quindici anni, dal 2000 a oggi, Roma è stata un'incredibile fucina di talenti della nuova scena italiana, per lo più nati al di fuori delle accademie e cresciuti fuori dai circuiti ufficiali che li stanno accogliendo negli ultimi quattro-cinque anni. Il panorama artistico della Capitale, nei primi anni del nuovo secolo, è vasto per portata e plurale per i linguaggi e gli stili. In questo ciclo di documentari proponiamo quattro delle voci più rappresentative tra quelle sbocciate nella capitale, scelte tra gli autori di nuova drammaturgia. Quattro scritture estremamente diverse tra loro, così come sono diversi gli approcci: dall'acclamata autoralità di Lucia Calamaro alla scrittura post-drammatica di Deflorian-Tagliarini, passando per due stralunati antinarratori come Andrea Cosentino e Daniele Timpano.
 
 
 

Sabato 17 maggio
Si autodefinisce scherzosamente “il più grande autore di finali viventi”. Andrea Cosentino, che oscilla da anni tra la scena off e i circuiti nazionali, ha creato un suo personalissimo modo di fare teatro, a cavallo tra affabulazione e non-sense, un genere che unisce l’affondo del pensiero con una comicità paradossale.
 
Sabato 24 maggio
Con la sua “Storia cadaverica d’Italia”, Daniele Timpano ha esplorato le retoriche politiche a partire dai cadaveri eccellenti, cadaveri politici che hanno segnato la storia d’Italia. La scrittura di Timpano è una deflagrante critica verso le retoriche politiche e artistiche dei nostri tempi.
 
Sabato 31 maggio
Acclamata da molti come la vera rivelazione degli ultimi anni per quanto riguarda la drammaturgia contemporanea, Lucia Calamaro è un’autrice dalla scrittura impetuosa e debordante che si confronta con dimensioni e registri diversi, presentando però sempre un respiro letterario e una voce profonda e autentica.  


 
Sabato 7 giugno
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, artisti di vena drammaturgica, iniziano a lavorare insieme nel 2008. Una scrittura dialogica come è la loro scena, in grado di essere allo stesso tempo concettuale ed estremamente quotidiana.
 




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