In prima assoluta alla Scala, la nuova creazione per il Corpo di Ballo porta la firma di Martha Clarke e Vasco Rossi

Debutta alla Scala, in prima assoluta, una nuova produzione che vede incontrarsi due universi per un inedito progetto teatrale tagliato su misura per il Corpo di Ballo; al centro c’è il mondo della donna, nelle sue sfaccettature e con le sue emozioni.
Dal suo sguardo sensibile sull’altra metà del cielo, Vasco Rossi ha tratto una storia in cui tre personaggi riassumono tutte le sfumature dell’universo femminile cantate nella sua lunga carriera. E su una nuova dimensione delle sue canzoni, arrangiate per orchestra, il Corpo di Ballo si muoverà sotto la guida di Martha Clarke, coreografa e regista poliedrica e pluripremiata, dall’indole provocatoria e ironica, stravagante e aperta alla contaminazione dei linguaggi.
Albachiara, Susanna e Silvia sono i tre personaggi, o meglio tre diversi tipi di donna cantati da Vasco Rossi, ognuna seguita in quattro fasi della vita - adolescenza, maturità, crescita e abbandono. Attraverso queste fasi, ciascuna di loro cambia, si trasforma, e il suo carattere e il suo destino sono riflessi in altrettante canzoni, in altre donne descritte da Vasco che, oltre a firmare la drammaturgia dello spettacolo, è naturalmente autore delle musiche e dei testi scelti per costruire la “colonna sonora” e in qualche modo anche il “libretto” della produzione.
Canzoni famose scivolano l’una nell’altra grazie a raccordi strumentali pensati ex novo, acquistano nuova veste e nuovo colore grazie all’orchestrazione curata da Celso Valli, che ha proceduto decostruendo armonia e struttura, estrapolando melodia e testo, fondendoli con le risorse timbriche di una orchestra sinfonica e con le suggestioni della letteratura sinfonica del primo ‘900. 
L’altra metà del cielo vedrà tre coppie principali e un ensemble di ballerini della Scala, impegnati in uno spettacolo teatrale nel senso più completo del termine: Martha Clarke ha trovato nella poetica di queste canzoni una dimensione intima, personale ma allo stesso tempo universale e, sempre più attratta dagli aspetti teatrali della danza, si è concentrata sul raccontare la storia, trovare il cuore dei personaggi e lavorare per immagini. Con l’intento di interpretare le canzoni, le sfumature emotive alla base di ciascuna di loro e cercare una chiave visiva per esprimere il pensiero del suo autore sull’universo femminile - attraverso movimento, gestualità, danza, ma anche attraverso tutti gli elementi dell’allestimento - Martha Clarke si è avvalsa di un team che comprende i suoi stretti collaboratori - lo scenografo Robert Israel e il light designer Christopher Akerlind, che lavorerà a fianco dello scaligero Marco Filibeck - accanto a Nanà Cecchi, creatrice dei costumi, e Stefano Salvati,  assistente di Vasco Rossi per la drammaturgia e video artist per questa nuova creazione