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I programmi di (none)

L’universo di Keith Haring

L'artista americano tra i più rappresentativi della storia dell’arte contemporanea, un vero e proprio fenomeno sociale



Il film documentario ripercorre la breve vita di Keith Haring (1958-1990), artista americano tra i più rappresentativi della storia dell’arte contemporanea, un vero e proprio fenomeno sociale, celebrato per aver cambiato la comunicazione visiva attraverso un repertorio formale semplice e volutamente riconoscibile e un linguaggio il cui ruolo definitivo è quello di creare un ponte che colmi la distanza tra arte e vita.

La vita di Keith Haring viene ricostruita attraverso il montaggio di materiali video inediti tratti dagli archivi della Keith Haring Foundation di New York e da numerosi archivi privati europei e americani.
Il materiale d’archivio è stato integrato con interviste e riprese realizzate in Europa e Stati Uniti e testimonia dalla sua infanzia e prima formazione nella sua città natale, Kutztown in Pennsilvania, all’effervescente scena artistica newyorkese degli anni ’80 e fino ai suoi viaggi e fulminei successi internazionali, in Francia, Germania, Spagna, Belgio, Giappone e Italia, dove realizzò, a Pisa, la sua ultima e più spettacolare opera pubblica, un grande affresco dipinto sulle pareti di una chiesa intitolato Tuttomondo, che fu inaugurato pochi mesi prima della sua morte, una sorta di testamento spirituale.

Nel film le testimonianze della sua famiglia, dei suoi amici, dei galleristi Tony Shafrazi e Hans Mayer, di Yoko Ono, degli artisti David LaChapelle e Kenny Scharf, dell’ex graffitista e storico dell’hip hop  Fab 5 Freddy, del critico Jeffrey Deitch, del coreografo e ballerino Bill T. Jones, del dee jay  e compositore Junior Vasquez e molti altri; i suoi primi lavori sperimentali alla School of Visual Art di New York, i suoi video con Grace Jones, le sue performances al Paradise Garage di New York, dove esordisce una giovane Madonna, cantando in un abito dipinto dallo stesso Haring, le canzoni che di li a poco la renderanno una delle più grandi rockstar internazionali.

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