[an error occurred while processing this directive] (none) - Roma. La storia dell’arte 2013 [an error occurred while processing this directive] [an error occurred while processing this directive]

I programmi di (none)

Roma. La storia dell’arte 2013

Un viaggio per le vie e le piazze di Roma. Non c’è luogo, nella città eterna, che non sveli un universo di stili unico al mondo
















RAI5 RACCONTA LE MERAVIGLIE ARTISTICHE DI ROMA


Passeggiare per le vie e le piazze di Roma è come sfogliare un manuale di storia dell’arte: non c’è luogo, nella città eterna, che non sveli un universo di stili unico al mondo. Proprio allo straordinario patrimonio artistico della capitale è dedicato il ciclo di lezioni intitolato “Roma. La storia dell’arte”, tenuto all’Auditorium Parco della Musica. Un percorso per scoprire la bellezza - anche grazie al prezioso contributo delle immagini provenienti dalle Teche Rai - dalla purezza delle forme classiche alle armonie rinascimentali, dalle sofisticate iconografie di Raffaello alle invenzioni scultoree di Michelangelo, fino ai più arditi risultati delle avanguardie, condotto da storici dell’arte come Claudio Strinati, già Soprintendente speciale per il polo museale romano, Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, Maria Vittoria Marini Clarelli, direttrice della GNAM, Francesco Dal Co, storico dell’architettura e Anna Ottani Cavina, docente di Storia dell’Arte Moderna, che nella prima puntata, intitolata “Villa Albani nel Settecento”, racconta la celebre residenza del Cardinale Albani. A seguire, nelle settimane successive, “Roma nell’età dell’avanguardia”: un’analisi dei fermenti artistici romani dei primi decenni del Novecento; “Vedute di Roma”, con Francesco Dal Co che spiega come venne interpretata la capitale dai grandi vedutisti veneziani del Settecento; “Via dei Fori Imperiali”, una passeggiata in uno dei siti archeologici più celebri del mondo; “La Cappella Paolina dei Palazzi Apostolici”, un’analisi di Antonio Paolucci del piccolo gioiello architettonico della Città del Vaticano fatta edificare da papa Paolo III; “Raffaello”, puntata dedicata a uno dei più grandi pittori di tutti i tempi. Gli ultimi quattro appuntamenti sono tutti affidati a Claudio Strinati, che ne “L’isola dei Gesuiti” illustra l’arte prodotta dalla Compagnia di Gesù alle origini del Barocco romano e con “Il secolo del Rinascimento” affronta uno dei periodi più floridi per l’arte italiana.
 

Antonio Paolucci - 1499-1564: Michelangelo nella gloria di Roma 
Sotto la volta della Cappella Sistina, affrescata  500 anni fa da Michelangelo, si riuniscono gli oltre cento cardinali elettori per nominare il prossimo Pontefice. Di questa eccezionale opera d’arte, visitata ogni anno da 5 milioni di persone, parla Antonio Paolucci, direttore  dei Musei Vaticani. Paolucci racconta anche  tutta la vita di Michelangelo attraverso le sue opere somme, dalla Pietà di S.Pietro, prima opera importante, e unica ad essere firmata, all’ultima, la Pietà Rondanini, a cui l’artista lavorò fino alla notte del 19 febbraio 1564, quando poi si addormentò e morì.
 

Antonio Paolucci -  La Cappella Paolina dei Palazzi Apostolici & Raffaello
Il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci racconta l’ultima fatica di Michelangelo nella  Cappella Paolina. “Collocata all’interno dei Palazzi Apostolici e quindi esclusa dai percorsi museali, si chiama così perché fu Papa Paolo III Farnese a volerla come luogo di preghiera esclusivo riservato al Pontefice, alla sua Corte e ai suoi ospiti. Papa Farnese commissionò a Michelangelo che aveva appena concluso l’affresco del “Giudizio Universale” in Sistina (1541), la decorazione pittorica dell’intera Cappella. L’argomento generale doveva essere la vita degli Apostoli Pietro e Paolo. Michelangelo, ormai anziano e in cattiva salute, si limitò a dipingere in affresco i due grandi murali contrapposti con la “Conversione di San Paolo” e la “Crocifissione di San Pietro”. Rimasto il cantiere interrotto per la rinuncia di Michelangelo a proseguire l’impresa, i lavori vennero ripresi più di vent’anni dopo, sotto il regno di Gregorio XIII Boncompagni. I pittori Federico Zuccari e Lorenzo Sabatini furono incaricati di completare il ciclo delle Storie degli Apostoli Pietro e Paolo. L’intervento di restauro su tutte le pitture, gli stucchi e i decori dell’intera cappella, è stato realizzato in sette anni (dal 2002 al 2009).
 

Andrea Giardina - Via dei Fori Imperiali
Il racconto dei grandi interventi urbanistici che, all’inizio del ventennio fascista, hanno donato alla zona tra piazza venezia e il Colosseo l’assetto attuale. La lezione di Andrea Giardina non è solo la descrizione dello sventramento di un quartiere, del relativo necessario decentramento dei suoi abitanti e del nuovo aspetto di tutto il centro storico è soprattutto il racconto di come un’operazione urbanistica tra architettura, cultura e propaganda politica diventi “La storia di una strada che ha inventato un mondo”. Via dei Fori Imperiali ha impresso nelle nostre menti una immagine ben precisa della Roma Antica, che ci sembra naturale, spontanea, ma che è tutt’altro che naturale e spontanea.
 

Claudio Strinati - L'isola dei Gesuiti
A Roma i grandi ordini religiosi si sono insediati nel corso dei secoli in “insulae” costituite da una grande chiesa, il convento e costruzioni collaterali, vere cittadelle culturali e amministrative. Quando i Gesuiti trovarono accoglienza e approvazione nella città eterna fecero ciò che avevano già fatto i Francescani, i Domenicani, i Benedettini. Costruirono la casa madre con la chiesa, il SS. Nome di Gesù, e subito eressero la celebre scuola del Collegio Romano a poca distanza, dotata della sua chiesa, gigantesca cappella di palazzo, S. Ignazio. L’insula dei Gesuiti fu tra Cinque e Seicento una fucina di ingegni e una formidabile macchina organizzativa per l’espansione della chiesa cattolica in ogni parte del mondo. I Gesuiti furono tra i primi a comprendere la forza comunicativa dell’arte, inizialmente tramite membri eminenti della Compagnia in una autosufficienza gestionale destinata a dare frutti anche sul piano ideologico. Poi scelsero personalità artistiche dedite quasi esclusivamente a loro, anche in questo caso con interessanti risultati sul piano della creatività e dei nuovi modelli di comunicazione fondamentali per l’arte occidentale ma sovente fraintesi, attribuendosi al mondo dei gesuiti caratteri retorici, tendenti a una fuga dalla realtà con adeguamento del pensiero alle esigenze della politica e del controllo sociale. Una analisi obbiettiva e spassionata del patrimonio artistico prodotto in ambito gesuita permette, invece, di scrivere un avvincente capitolo della storia dell’arte senza pregiudizi.
 

Claudio Strinati - Il secolo del Rinascimento
Dalla Pietà di Michelangelo alla Santa Cecilia di Maderno. Una lezione/conferenza di Claudio Strinati, già soprintende al Polo Museale Romano, che racconta il secolo del Rinascimento. Accennando al contesto storico del 16esimo secolo, contrassegnato da alcune eventi di fondamentale importanza: le tesi di Lutero, il Concilio di Trento, La Battaglia di Lepanto e, infine, il pontificato di Sisto V, il Giubileo e l’esordio di Caravaggio, approfondisce poi, in apertura e in chiusura, due capolavori della scultura: la Pietà di Michelangelo, esposta nell’anno 1500 e la Santa Cecilia di Stefano Maderno, ultima statua del secolo. “Entrambi trattano il tema della morte, fatto curioso nel secolo del “Rinascimento”.
 

Maria Vittoria Marini Clarelli -  Roma nell'arte dell'avanguardia
Molti sono i fermenti artistici a Roma nei primi decenni del Novecento. La linea “umanitaria”, che fa capo a Alessandro Marcucci e Duilio Cambellotti, dà vita a forme originali di arti applicate. E’ in contatto con loro Giacomo Balla, che sarà poi l’anima del futurismo romano, ufficialmente inaugurato dalla conferenza di Umberto Boccioni nel 1911. In quell’anno all’esposizione internazionale di belle arti – visitata anche da Le Corbusier – trionfa il padiglione austriaco, progettato da Hoffmann e dominato dalle opere di Klimt, anticipando la stagione delle Secessioni romane (1913 al 1916). Aprono gallerie d’arte, si fondano riviste, e in piena guerra si esibisce la Compagnia dei Balletti russi di Diaghilev, per la quale viene a lavorare come scenografo nel 1917 Pablo Picasso. Alla fine del 1918 si stabilisce a Roma Giorgio de Chirico e si comincia a parlare di ritorno all’ordine.


A. O.Cavina-Dipingere la Campagna Romana
Le immagini della Campagna Romana, nella sua elegiaca e atemporale bellezza, rivelano fino a che punto siano stati gli artisti a plasmare una certa idea di paesaggio italiano. Poussin, li ha dipinti entro scenari irreali, perché i paesaggi dipinti sono fatalmente paesaggi di idee, non lo specchio di una realtà.
 
Sabato 7 settembre
Paolucci : 1499 156: Michelangelo e Roma
La lezione è dedicata all’opera di Michelangelo nella Città Eterna. Dalla “Pietà” di San Pietro alla “Pietà” Rondanini che si conserva nel Museo del Castello Sforzesco di Milano. Contenuti fra questi due estremi cronologici che coprono 65 anni, ci sono i capolavori che hanno reso celebre il suo nome nel mondo.
 
Sabato 14 settembre
Paolo Portoghesi – Borromini
Francesco Borromini è il fondatore di una delle tendenze dell’architettura barocca, quella basata sull’uso sistematico della curva, sulla modellazione dello spazio interno attraverso l’inflessione delle pareti che lo delimitano e sulla decorazione intesa come strumento narrativo
 
Sabato 21-28  settembre 5 ottobre
Claudio Strinati - Caravaggio 
Nessun artista, forse, come il Caravaggio è stato oggetto di analisi, attribuzioni, deduzioni, spiegazioni più contraddittorie e diverse, chi vede nel Caravaggio l'artista maledetto, ateo, disperato, chi, al contrario, vede in lui l'artista spinto da una profonda fede religiosa, cattolico, positivo e costruttivo. 

[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]